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Dazzi:”Penalizzato dalla regola degli under, ma ora tutto è cambiato”

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Dazzi:”Penalizzato dalla regola degli under, ma ora tutto è cambiato”

Ingaggiato dalla Salernitana ad ottobre dopo la parentesi dello scorso anno con il Salerno Calcio, Ivan Dazzi ha la possibilità, in queste ultime nove partite, di rilanciare la propria carriera e dare saggio delle sue qualità. Il grave infortunio di Iannarilli, infatti, ha spalancato la porta granata e ora toccherà a lui riabbassare la saracinesca. Subentrato al portiere scuola Lazio già dopo pochi minuti della sfida di Lucca contro il Borgo a Buggiano, Dazzi ha difeso la porta granata anche domenica contro l’Hinterreggio ed è pronto al rush finale del campionato. “Per un portiere non è mai facile stare fermo a lungo – ha dichiarato stamani il portiere in conferenza stampa – devi ritrovare quelle sensazioni che solo una partita ti può dare. A Salerno poi ci sono ancora più pressioni, ma giocare in una piazza con tanta gente che ti incita è la cosa più bella di questo lavoro. Mi dispiace per il gol preso domenica, visto che venivamo da cinque partite senza subirne, valutiamo sempre se si poteva fare meglio e andiamo avanti”.

Il suo impiego, purtroppo, è coinciso con l’infortunio del suo collega di reparto, ma Dazzi è pronto a non far rimpiangere il numero uno di Alatri: “Mi dispiace davvero tantissimo per Antony perché già l’anno scorso con lui ho avuto un rapporto di grande sincerità. Non avrei mai voluto giocare per questo motivo e di qui in avanti lo farò anche per lui. A volte il calcio è strano: stavo quasi per chiudere la mia carriera e ora mi ritrovo a Salerno a vincere un campionato da protagonista”.

Proprio così, a soli 27 anni Dazzi era quasi in procinto di chiudere con il calcio perché “ho vissuto due fallimenti di fila con Spezia e Sambenedettese, a Giulianova c’erano situazioni poco chiare e anche a Foggia ho avuto un periodo di difficoltà dopo l’addio di Zeman. Avrei dovuto accontentarmi di situazioni ridicole, ma non avevo più voglia di imbattermi in situazioni poco serie. Purtroppo la regola degli under mi ha penalizzato già a 23 anni. Mi era passata la passione per questo sport perché non riuscivo più a mettermi in discussione, ma oggi tutto è cambiato”.

Il finale di stagione potrà servire per convincere la società a puntare su Dazzi anche l’anno prossimo. Lui lo sa bene e in più ha ricordato: “Ero convinto di rimanere anche lo scorso anno, il mio ingaggio prevedeva un discorso anche per l’anno successivo. Però nel calcio le situazioni cambiano e sono arrivate persone che non mi conoscevano e hanno preferito non puntare su di me. Poi è tornato il vecchio staff che mi ha voluto di nuovo e per questo li ringrazio pubblicamente per aver mantenuto la promessa. Spero quest’anno di riuscire a strappare la riconferma, sono qui per questo”.

Nelle ultime stagioni, Dazzi ha dovuto sacrificarsi al ruolo di numero dodici, una posizione molto delicata perché “quello del portiere è un ruolo diverso dagli altri. Devi allenarti sempre bene e farti trovare pronto: non è facile ma purtroppo il nostro ruolo è così, ne gioca uno solo e difficilmente le gerarchie vengono sovvertite nel corso della stagione”.

Per quanto riguarda il campionato, per Dazzi le prossime due gare potrebbero chiudere definitivamente i giochi in chiave promozione: “Se riuscissimo a vincere a Campobasso e con il Pontedera penso che virtualmente avremmo chiuso la pratica”. A Campobasso, la Salernitana si troverà di fronte Giorgio Di Vicino, compagno di squadra di Dazzi allo Spezia e pericolo pubblico numero uno sui calci piazzati. “Giorgio lo conosco bene – ha commentato il portiere granata – e questo per me potrebbe essere un vantaggio sui calci piazzati, anche se non è mai facile perché li calcia veramente bene. La Salernitana non ha mai vinto a Campobasso? Sarà un motivo in più per vincere domenica”.