FISCIANO – Grande entusiasmo per Glauco Mauri. L’attore e regista pesarese è stato protagonista ieri al Davimedia, il ciclo di incontri che il corso di Laurea “Discipline di Arti Visive, Musica e Spettacolo” (D.A.Vi.Mu.S) presenta periodicamente all’Università degli Studi di Salerno e al quale partecipano personaggi di rilievo del mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo.
Professionista dal 1962, Mauri è uno dei personaggi di spicco del panorama teatrale Italiano. Ha collaborato al fianco di personaggi che hanno fatto storia come Memo Benassi, Enrico Maria Salerno e Orazio Costa, interpretando le grandi opere di Shakespeare, Checov, Beckett e Pirandello. Viene ricordato anche per alcune sue apparizioni al cinema: tra le più famose quella in Profondo Rosso di Dario Argento.
L’attore ha discusso nel Teatro d’Ateneo dell’Università, su un palco dove ha letteralmente raccolto attorno a sé tutti i partecipanti. A presentarlo, il professor Marco Pistoia, docente di Storia del Cinema del corso di studi e coordinatore della rassegna.
Mauri ha parlato della sua esperienza teatrale con grande umiltà e umanità, con un linguaggio molto semplice e alla mano, mettendo a proprio agio i giovani studenti presenti in sala ad ascoltarlo, affascinando tutti con la sua mimica. “Amo l’arte per la vita, non l’arte per l’arte – ha dichiarato –. Considero il teatro il miglior mezzo di comunicazione, attraverso cui l’uomo può parlare all’uomo in una maniera molto diretta. Il palcoscenico è un luogo dove, attraverso delle favole, si racconta la vita dell’uomo”.
In seguito ha elencato alcuni esempi di questo suo pensiero ripercorrendo le sue esperienze teatrali, puntualizzando che per tirar fuori tutta la poeticità di grandi autori, ha sempre cercato di immedesimarsi totalmente con i personaggi da lui interpretati, portandoli sulla scena sempre ai massimi livelli, per non deludere mai i suoi spettatori.
La conferenza è stata applaudita da tutto il seguito del noto attore, che ha infine dilettato il pubblico con alcuni dei suoi simpatici aneddoti di vita vissuta.