Una lettera aperta, scritta e inviata da Nova Juris e UniBioFor, destinata a Mattarella che evidenzia le preoccupazioni e avanza una serie di proposte a tutela dei liberi professionisti iscritti ad una cassa di previdenza diversa dall’INPS
L’associazione Forense Nova Juris, presieduta dall’Avv. Luca Monaco e UniBioFor, associazione di Biologi Forensi presieduta dal Dott. Eugenio D’Orio, hanno inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, esprimendo perplessità e preoccupazioni relative al decreto “Cura Italia” per il sostegno ai liberi professionisti.
La lettera
Il Decreto “Cura Italia”, ovvero “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 16.03.2020 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il giorno 18.03.2020, lascia preoccupati tutti i liberi professionisti, regolarmente e/o per obbligo, iscritti ad una cassa di previdenza diversa dall’INPS. In estrema sintesi, con tale decreto, il Governo delega in concreto il sostegno esclusivamente alle singole casse di previdenza a cui appartengono i professionisti, considerando la posizione dei professionisti solo in relazione ad una indeterminata ed eventuale indennità nell’ambito del “Fondo per il reddito di ultima istanza” e comunque unitamente a tutti gli altri lavoratori autonomi ed ai lavoratori dipendenti. Rilevato che, nonostante gli sforzi, anche ammirevoli, le singole casse di previdenza possono unicamente procedere a sospendere o, all’occorrenza, cancellare, i versamenti dei contributi; posto che, in una situazione di emergenza come quella attuale, in cui il blocco lavorativo è pressocchè totale, i liberi professionisti e le loro famiglie necessitano di un sostegno concreto per affrontare con dignità detta situazione; rilevato che le singole casse di previdenza hanno una differente capacità economica per fare fronte all’emergenza con il concreto rischio di determinare ingiuste differenze sostanziali nel trattamento e nel sostegno; SOTTOPONIAMO queste preoccupazioni al Sig. Presidente della Repubblica, Dott. Sergio Matterella, consapevoli della sensibilità che lo contraddistingue nell’esercizio del suo ruolo istituzionale di Garante della Costituzione e dei diritti i tutti i cittadini italiani, affinché Voglia, nel perimetro delle prerogative conferiteGli dalla Costituzione, rendersene riferimento e interprete, nonché al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, Avv. Giuseppe Conte, affinché Voglia valutare le seguenti proposte:
– Disporre uno specifico indennizzo per i mesi di marzo ed aprile p.v. per i liberi professionisti iscritti alle rispettive Casse previdenziali, come già previsto per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata;
– Prevedere che tale indennizzo sia uguale per tutti, a prescindere dalla categoria professionale alla quale il professionista appartiene (es. stesso indennizzo all’Avvocato, al Biologo, al Commercialista, etc.).
Ciò contribuirebbe a rendere davvero equa la condizione dei cittadini in questo difficile contesto, assicurando al contempo parità nel trattamento e nei diritti. Veicoliamo tali preoccupazioni in qualità di Presidenti delle nostre rispettive Associazioni, di Avvocati e di Biologi Forensi, e in rappresentanza dei nostri iscritti, confidando nella comprensione per le vivide preoccupazioni che li e ci attanagliano ma che immaginiamo possano essere comuni e condivise da altre decine di migliaia di nostri colleghi e di altre categorie professionali.
Confidando nella Vostra attenzione, Vi rivolgiamo i Nostri Deferenti Saluti
Avv. Luca Monaco, Presidente Nova Juris ed i Soci Dott. Eugenio D’Orio, Presidente UniBioFor