Il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, dice la sua in merito all’unione delle città confinanti. Attualmente è in atto un dialogo su turismo, beni culturali e sociale con Cava De’ Tirreni e Pompei
[ads1] Giovanni Maria Cuofano espone la sua idea in merito ad un’unificazione tra il comune che attualmente dirige, Nocera Superiore, e la vicina Nocera Inferiore. Spiega che una decisione del genere non sarebbe inutile a meno che non si parlasse di un progetto “comune” e onnicomprensivo per l’intera Valle del Sarno. Afferma:
«Non sarebbe comunque Nuceria Alfaterna, al massimo potremmo intavolare un discorso sulla riunione di tutta la Valle del Sarno. Unire ora i comuni di Nocera Inferiore e Superiore sarebbe solo un “allargare” i confini. Non c’è certo una tutela storica in questa corrente di scelta a favore della sintesi. Non sarebbe rispettoso per le intelligenze di tutti dire cose contrarie. Anche il professor Torelli con cui ho avuto un proficuo incontro a Pompei, rispetto a questa unione, ha sottolineato che il vero ragionamento sarebbe quello di unificare al massimo la Valle del Sarno».
In merito ai rapporti con Nocera Inferiore, Cuofano sottolinea che bisognerebbe riaprire il discorso sul piano urbanistico comunale, se ci fosse la volontà di unire le due città. Una volontà che al momento sembra non esserci. Il sindaco descrive poi ben altri limiti: a partire dall’identità di Nocera Superiore, che andrebbe ritrovata, e dal fatto che le scorse elezioni hanno decretato un’amministrazione indipendente da quella già esistente nell’altro comune.
Cava De’ Tirreni, invece, sembra riavvicinarsi col fine di creare una “porta strategica” tra l’Irno, Salerno e la Costiera, per rilanciare il turismo e valorizzare i beni culturali. Anche Pompei segue questa linea.
Cuofano ammette che attualmente nel suo Comune confluiscono molte più persone da Cava De’ Tirreni che da Nocera Inferiore, per cui, potrebbe verificarsi la costruzione di una struttura unitaria proprio con questo comune.
Rif: puntoagronews
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