Seta, piante officinali, ceramiche, artigianato, artisti di strada e la leggenda di Pietro Baleario: benvenuti nella Fiera del Crocifisso Ritrovato 2014
“Nonostante la crisi, siamo lieti di annunciare che, anche quest’anno, la Fiera del Crocifisso Ritrovato torna ad animare il Centro Storico dal 25 al 27 aprile“. Queste le parole del direttore organizzativo, Giuseppe Natella, che stamane, in conferenza stampa, ha anticipato le principali novità dell’edizione 2014.
Anzitutto, la tradizionale Fiera (quest’anno ispirata al tema “mens sana in corpore sano“) coinvolgerà 8 piazze, 3 strade e 8 monumenti del Centro Storico: si parte con l’artigianato di via Masuccio Salernitano e Largo Dogana Regia, si prosegue col mercato medievale a Largo S. Petrillo e il mercatino della Confartigianato a Piazza S. Agostino, e poi ancora con gli artisti di strada in via Mercanti, la mostra dell’editoria meridionale in Largo Cassavecchia, i laboratori di Saremo Alberi presso il Tempio di Pomona e le arti&mestieri in piazza A. Conforti. Altre sorprese attendono i visitatori nel Largo di S. Pietro a Corte, dove l’associazione “Gens Langobardorum” mostrerà l’equipaggiamento tipico dell’esercito e dei medici altomedievali, mentre il Giardino della Minerva, il Museo Diocesano e la Pinacoteca Provinciale resteranno aperti per tutto il giorno nel periodo della Fiera.
“Mai vista tanta gente a Salerno nel periodo di Pasqua” afferma Natella “finalmente la città torna a riempirsi di visitatori, dopo le Luci d’Artista, ed inoltre sabato 26 aprile, alle ore 11, RAI3 trasmetterà la seconda puntata del viaggio alla scoperta della Salerno longobarda”.
La prima Fiera del Crocifisso – originariamente chiamata “Fiera di Salerno” – sembra risalire addirittura al 1259, anno in cui Giovanni Da Procida (cancelliere di re Manfredi) decise d’istituzionalizzarla. Stando alla leggenda, il traffico di turisti ebbe origine grazie al famoso Pietro Barliario, medico-mago vissuto nel XXII secolo. Costui, capace di assoggettare i diavoli dell’inferno al punto da costruire il cosiddetto “Ponte dei Diavoli” in una sola notte, fu colpito da una disgrazia: i suoi due nipotini, leggendo libri d’alchimia nel suo studio, morirono sul colpo. Si narra, dunque, che Barliario pregò in ginocchio il Crocifisso nell’Abbazia di S. Benedetto per 3 giorni e 3 notti; il terzo giorno, il Crocifisso reclinò la testa in segno di perdono, e dunque sembra che la Fiera ebbe inizio dallo sciame di pellegrini accorso per assistere al miracolo. Di vero, però, ci rimane solo un documento di Giovanni da Procida.
Dunque, un “Crocifisso Ritrovato”, come recita il nome ideato per la manifestazione; Natella precisa inoltre che “il Tempio di Pomona resterà aperto, con varie mostre di ceramiche, fotografie e costumi medievali fino al 5 maggio“, ma De Luca ricorda la necessità di operare, quest’anno, “un salto di qualità”, poiché “non è possibile trovare a Salerno decine di migliaia di turisti e nemmeno un bar aperto”.
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Infine, il Sindaco invita la cittadinanza ad esplorare le piante officinali ed erbe mediche esposte presso il Giardino della Minerva, rivolgendo un “grande abbraccio” alle bambine dell’IC G. Barra, che saranno in piazza A. Conforti per interpretare i “Mestieri di una volta”, e concludendo: “Siamo convinti che la manifestazione avrà, stavolta, un successo straordinario: anche più degli anni precedenti”.
La Fiera del Crocifisso Ritrovato parte venerdì 25 aprile alle 18 in piazza Portanova, per una full-immersion nella storia, nelle tradizioni e nell’arte salernitana.