Al Premio Com&Te le Donne e la passione per lo Sport con Cristina Falco
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“Mi considero una malata di sport, una dipendenza dalla quale non intendo assolutamente guarire”. Esordisce così Cristina Falco, autore di Più brave per forza Storie di donne e sport dal Novecento a oggi, Edizioni SEB27, di fronte alla folta platea del primo salotto letterario della X edizione del Premio e Rassegna letteraria Com&Te Comunicazione, giornalismo e dintorni, che si è svolta ieri sera al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni.
“Nessuna donna è inquadrata contrattualmente dal CONI come atleta professionista, per quanto riguarda le coperture assicurative e contributive”. Ha evidenziato l’autrice, stimolata dalle domande dei giornalisti Tiziana De Sio, addetto stampa della Metellia Servizi, e Roberto Ruocco collaboratore della rivista web Ulisse online.
Il libro racconta di donne energiche, appassionate e coraggiose quali Lella Lombardi (automobilismo), Anna Torretta (alpinismo), Elisa Rigaudo (marcia), Andreina Sacco Gotta e Maria Rosa Rosato (ginnastica ritmica), Anna Maria Del Mestre e Sandra Palombarini (pallacanestro), Lucia Pozzo (vela), Nadia Cortassa (triathlon), Rita Guarino (calcio), Nicole Bonamino (hockey inline), Valentina Quaranta (hockey su prato), Elisa Longo Borghini (ciclismo su strada), Maria Sacco (equitazione).
“È necessario lottare contro gli stereotipi che vogliono sostenere l’assioma quale uomo sinonimo di forza e vigore e la donna invece come simbolo di grazia e leggerezza. Negli sport vince chi usa la tattica” ha concluso Cristina Falco, sollecitata dalle numerose domande dei ragazzi presenti, componenti la giuria popolare degli studenti.
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