Sono allarmanti quelli annunciati da Adriano Giannola presidente dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) a Napoli. Se nel 2013 il prodotto interno lordo del nostro paese  precipiterà in media del 2% nel Sud la flessione sarà tra il 2,5% e 3%. Nel 2014 mentre il Nord Italia vivrà una situazione di stagnazione o di lieve crescita (0,7%) il pil del Sud calerà ulteriormente dello 0,2%. Giannola aggiunge che la flessione, seppur lieve, segue sei anni di cadute continue che hanno portato il Meridione a perdere il 12% del proprio pil dall’inizio della crisi mentre per il Nord la flessione è stata del 6-7%.

Il presidente commenta i dati dicendo:‘’E’ molto meglio aumentare l’Iva, e mantenere l’Imu piuttosto che mantenere l’Irap che incide immediatamente sulle imprese, sui lavoratori, che in busta paga si ritrovano molto di meno. Se non si fanno scelte di questo genere e si discute solo se bisogna abolire la prima rata dell’Iva o dell’Imu allora vuol dire che non si vuole fare granchè – ed aggiunge – non si capisce che noi stiamo precipitando senza paracadute se si continua di questo passo. In  questi ultimi anni, gli investimenti industriali sono caduti del 50% e un Paese che distrugge la base produttiva non ha destini rosei all’orizzonte’’.