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Crisi olivicola alla II edizione della Festa dell’olio

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Crisi olivicola alla II edizione della Festa dell’olio

La crisi olivicola è stato il tema della seconda edizione della Festa dell’olio, a Camerota dal 29 al 30 novembre. È possibile superarla con strategie ecosostenibili, come il progetto ITEO dalla sezione agraria della Federico II

[ads2] Un anno fa prese forma la Festa dell’olio, in maniera discreta e intima, dall’idea di un cittadino camerotano, Severino Calicchio, che voleva amalgamare l’olio nuovo con il vino vecchio in un paio di serate all’aperto, in un luogo suggestivo del paese, e riportare la gente fuori dalle case, tra gastronomia locale e musica dal vivo.

Il Comitato Civico “Camerota Insieme e la Pro Loco uniscono le loro forze per realizzare una tale iniziativa, positiva e costruttiva per tutta la comunità di Camerota. Arriviamo alla seconda edizione, questa volta però le associazioni fanno un passo in più, perché inaugurano le due serate con il convegno sulla crisi olivicola,  con il prezioso intervento di esperti del settore, passando dagli aspetti storico-culturali fino ai valori nutrizionali dell’olio.

Crisi olivicola
da sinistra: Liana Cammarano, Giovanna Verrone, Raffaele Sacchi

Raffaele Sacchi, docente di Agraria all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, apre il suo intervento sulla crisi olivicola parlando della mosca olearia, insetto che si riproduce con il caldo, registrando quest’anno fino a 30 generazioni. La crisi olivicola è sicuramente legata alla massa di mosche che hanno letteralmente distrutto gli uliveti, registrando un’annata di profonda crisi produttiva nel settore delle olive, e anche delle castagne.

La mosca attacca il frutto lasciando un odore particolare, riconoscibile dagli altri insetti che cercano il luogo favorevole in cui lasciare le uova. Solitamente si trova una sola puntura su ogni oliva, mentre quest’anno è stato un caso eccezionale: si sono riscontrate fino a 20 punture a oliva, dimostrando la massiccia quantità di mosche nel territorio.

Come contrastare la mosca olearia? Come uscire dalla crisi olivicola? 

Raffaele Sacchi. Festa dell'olio CamerotaRaffaele Sacchi arriva a Camerota con i sogni in tasca e con una lunga esperienza. Nel suo intervento sulla crisi olivicola, Scacchi racconta i suoi viaggi, le sue conferenze tenute in altre regioni, mette in evidenza le problematiche più volte riscontrate, auspica a qualcosa di costruttivo e responsabile, anche nel Cilento, come è accaduto già in Calabria e in Puglia. Ogni suo incontro si è trasformato in un viaggio nel mondo agricolo, nelle organizzazioni (più o meno piccole), negli atti di coraggio, in volontà condivise di cambiamento, nelle sfide. Sì, è anche dura gestire l’economia olivicola, farlo con serietà e nel rispetto del prodotto, soprattutto in un’epoca di globalizzazione, in cui le piccole aziende assorbono un mercato competitivo molto forte. La differenziazione e la cura del prodotto sono, però, i primi principi che occorre raggiungere.

Come un maestro, e non solo come un esperto del settore, il cilentano Raffaele Sacchi, è consapevole di quanto sia difficile, geneticamente poco condivisa, l’idea di cooperazione per sconfiggere la crisi olivicola. La rete di persone, che collabora e si organizza, settorializzandosi diventa la soluzione più tangibile e saggia, che potrà portare (che nel suo significato etimologico evoca un’azione frequente), il territorio olivicolo fuori dalla disperata condizione attuale.

Nella sede distaccata della Federico II, a Pompei, il docente Sacchi fa continue attività di laboratorio, perché è attraverso l’approccio pratico che si possono superare le paure, ma anche constatare la validità delle teorie. Nasce il progetto ITEO, che propone tecnologie ecosostenibili per intervenire, attivamente, e: tenere sotto controllo le aree diminuendo la riproduzione della mosca, agire con pratiche ecologiche per riportare in auge uliveti che soffrono da tempo, analizzare in maniera mirata e professionale ogni singolo caso che si presenta, a cui applicare diverse soluzioni. La formula magica però è la collaborazione per superare la crisi olivicola, perché non si può fare dell’olio un’economia, se non coinvolge l’intera collettività. L’uliveto trattato da un singolo non porta a nessun risultato, se non è trattato anche quello del vicino.

Che il Cilento sia poco interessato alla collaborazione viene sempre più ribadito e confermato; anche durante i dibattiti al I Salone Internazionale della Dieta Mediterranea a Vallo della Lucania, sono state dette e sottolineate, le stesse complessità. Esiste da molto tempo l’incapacità di aderire a un progetto comune;  lo si nota nel turismo, nell’economia agricola, nella cultura.

Informare allora. Sacchi annuncia la prossima apertura di sportelli informativi, di operazione di web marketing che porteranno daranno la possibilità di far ripartire il Cilento con il piede giusto. Unire le forze, le menti e le competenze: sono anche questi i pilastri di un’economia solida, in ogni campo, e nel caso del settore olivicolo lo sarà maggiormente.

Giovanna Verrone. Festa dell'olio CamerotaParla di concretezza e di attività reale anche la responsabile del Centro Agricoltura Ambiente, Giovanna Verrone (Coldiretti), che spiega ai partecipanti le novità della Normativa PAC, che si basa su concetti come “agricoltura attiva” e “tracciabilità” del rapporto vendita/consumo. Liana Cammarano, biologa-nutrizionista, informa sul ruolo dell’olio nella nostra alimentazione.

L’olio extra vergine d’oliva, tratto dall’oliva “viva” e non “morta”, come già il professore Raffaele Sacchi aveva descritto nel suo intervento, contiene delle proprietà altamente positive e terapeutiche per il nostro organismo. L’oliva viva è quella raccolta ancora verde, che non è stata lasciata marcire sulle reti, o peggio, nei sacchi prima di passare alla spremitura nei frantoi. Questo è un altro punto importante sollevato durante il dibattito sull’olio e la crisi olivicola, seguito poi da domande dal pubblico che hanno arricchito le argomentazioni, perché possiamo parlare di olio, vendibile e dalle proprietà organolettiche specifiche, quando questo passaggio sarà condiviso da tutti gli agricoltori e dai frantoiani. Liana aggiunge che dietro una vita sana c’è sempre un equilibrio, la varietà dei prodotti, la giusta armonia tra cibo e mente. L’olio è antiossidante e previene numerose malattie, anche di natura dermatologica, e noi siamo un territorio fortunato.

La Festa dell’olio si sposta in piazza Castello, dove tra sabato e domenica, la comunità è stata accolta da prodotti della stagione e dalla musica dal vivo: prima La compagnia dei cantori popolari, poi Giuseppe Galato. Infine, con i soldi ottenuti dalle offerte, il Comitato Civico porta avanti un progetto pensato 30 anni fa: preparare delle targhe in legno con la denominazione di alcuni luoghi simbolo del paese, per promuovere e valorizzare la storia di Camerota.

Promotori di storia e saperi, di cultura e tradizioni, le associazioni assumono le sembianze del cambiamento: stiamo avendo le opportunità per aprire la mente, per affrontare le problematiche del territorio, inclusa la crisi olivicola. Siamo pronti a collaborare?

Servizio fotografico a cura di Pietro Avallone

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Laureata in D.A.M.S presso l'Università di Udine, giornalista pubblicista, curo da un anno la rubrica ZONmovie con un bel gruppo di collaboratori. Cerchiamo di seguire gli interessi dei lettori, ma allo stesso modo vogliamo garantire i contenuti, sempre ben argomentati e fondati rispetto a ciò di cui parliamo. Analizziamo la rubrica in relazione all'arte, all'animazione americana e seguiamo le migliori serieTv e, con speciali dedicati, offriamo retrospettive sulle serie più attese. Inoltre, anche la nuovissima rubrica "Dal libro allo schermo" garantisce una pluralità di contenuti. Non solo. ZONmovie propone anche una sezione dedicata alla WebSerie, con appuntamenti settimanali.