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Quali fattori hanno influito sulla crescita del settore dello sviluppo software?

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Quali fattori hanno influito sulla crescita del settore dello sviluppo software?

Al contrario di molti altri settori produttivi, quello legato alla produzione software ha attutito l’impatto devastante determinato dall’emergenza sanitaria in maniera tutto sommato efficiente

Questo perché in primis l’operatività dei vari professionisti che gravitano attorno al mondo software è stata compromessa soltanto in parte, determinando una situazione diametralmente opposta a quella di lavori per i quali è necessaria la presenza fisica, come il commercio retail, l’industria del turismo e dei servizi in genere.

Nel mondo della programmazione in realtà si è andati a velocità doppia con l’adozione di soluzioni tecnologiche, sino a poco tempo fa ancora in cantiere, che di fatto hanno accresciuto il ruolo della tecnologia in determinati ambiti.

Non è quindi casuale che tante persone abbiamo mosso i primi passi per scoprire come si impara a programmare, cercando di costruire le basi per una carriera nell’ambito dello sviluppo software.

Tra i percorsi più interessanti c’è quello proposto da aulab, una PMI italiana che si occupa da tempo di formazione informatica e che punta a creare le basi tecniche dei futuri professionisti del coding attraverso una full immersion della durata di tre mesi incentrata sui linguaggi di programmazione più importanti e la messa in pratica dei concetti imparati a lezione.

Vediamo nello specifico quali sono stati i fattori che hanno determinato l’espansione del settore della programmazione. 

1. Aumento della produttività da remoto

L’utilizzo del lavoro agile ha interessato qualsiasi ambito nel tentativo di evitare una chiusura totale dei settori produttivi durante i periodi caratterizzati dalle chiusure più stringenti.

E quello tecnologico non ha certo fatto eccezione, anzi, ha fatto perno su una modalità operativa in parte conosciuta per tanti programmatori, per accrescere la produttività. Il lavoro di sviluppo software implica una collaborazione costante all’interno di un team, ma è principalmente un’attività che viene svolta a due mani.

Il poter scegliere il proprio palinsesto giornaliero, in base anche alle riunioni da svolgere in teleconferenza, ha permesso agli sviluppatori di evitare sprechi di tempo e di concentrarsi quasi esclusivamente sui loro compiti.  Sono stati registrati dei rallentamenti solo in quei casi in cui il professionista non sia riuscito a creare quella bolla casalinga necessaria a non perdere la concentrazione. 

2. Aumento della domanda da parte del mondo dei servizi

Se la flessione a livello occupazionale è stata chiara e indiscutibile in quasi tutti i contesti lavorativi, nel mondo dello sviluppo software sono stati registrati degli aumenti che di fatto hanno dato continuità a quei trend di crescita che da tempo avevano attirato l’attenzione degli analisti.

Questo fenomeno è collegato alle scelte che le aziende si sono ritrovate a fare in virtù delle restrizioni, con precedenza obbligata a quei ruoli essenziali che potevano svolgersi in maniera sicura.

E anche se molti operatori hanno cominciato a utilizzare quegli strumenti che permettono di realizzare software e siti web senza particolari conoscenze, questo ha di fatto accresciuto l’importanza del ruolo di uno sviluppatore professionista in grado di produrre progetti complessi che richiedono una preparazione di alto livello. 

3. Aumento degli investimenti nel digitale

Nonostante le incertezze e le paure legate alla pandemia, le aziende hanno deciso di non tagliare gli investimenti già programmati e finalizzati alla digitalizzazione, in grado di migliorare la loro presenza all’interno dei rispettivi mercati.

Anzi, in alcuni casi sono stati registrati degli aumenti dei fondi destinati a risorse digitali, in base anche alla necessità di offrire un supporto operativo valido a tutti quei professionisti che hanno dovuto continuare a operare da casa. 

4. Il cambio di prospettiva dato dalle preferenze dei consumatori

Il Covid ha impattato in maniera pesante anche su quelle che erano le preferenze e le abitudini dei consumatori. Parliamo soprattutto della possibilità di effettuare la spesa online o di prenotare il ritiro di determinati articoli una volta selezionati in rete.

Le aziende si sono trovate giocoforza a dover implementare i sistemi esistenti o a doverli creare da zero in pochissimo tempo, con uno sforzo economico e di programmazione non da poco, che ha premiato chi aveva già compiuto dei passi importanti verso le infinite possibilità offerte dell’e-commerce.