La mancata realizzazione delle torri che avrebbero dovuto ospitare i nuovi uffici dell’Autorità Portuale diventa oggetto di contenzioso legale
L’Autorità portuale di Salerno ora chiede i danni per la mancata realizzazione delle Torri del Crescent che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede dell’Autorithy.
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La richiesta è contenuta nel ricorso presentato dal legale dell’ente Barbara Pisacane, nel quale si chiede l’annullamento dell’ultima variante che prevede un ridimensionamento-sia pure parziale-del progetto.
Nel mirino, come anticipato da Cronache Salernitane, sono finiti la Soprintendenza e il Comune, al quale vengono contestate sia le autorizzazioni paesaggistiche che la mancata partecipazione dell’Autorità alle due riunioni convocate dall’ex soprintendente Gennaro Miccio prima della firma del nuovo parere.
Durante queste riunioni, secondo i legali dell’Autorità Portuale, sarebbe stato salvaguardato esclusivamente l’aspetto privato dell’intervento: “Le torri T2 e T4 costituivano l’elemento tangibile della rilevanza pubblicistica dell’intervento.- scrive Pisacane nel ricorso – di fatto allo stato, l’intervento Crescent è un intervento prettamente privato”.
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