Credito bancario, il peso di quella che sembra un’interminabile crisi economica per il nostro Paese si fa sentire anche nella provincia di Napoli
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Questa è la storia del Centro Commerciale Naturale Vomero che solo ad agosto aveva dichiarato guerra aperta alla crisi. “Nonostante la recessione crediamo nel nostro Paese”, diceva una frase dello slogan, ma purtroppo le cose non hanno preso la piega auspicata da chi, fino all’ultimo, ha creduto in questo progetto. Secondo una recente indagine svolta all’interno del centro commerciale oltre il 98% degli esercenti ha difficoltà ad accedere a un credito bancario.
L’aumento delle richieste, dovute ovviamente alla crisi, ha indotto le banche ad un giro di vite. Non mancano da parte di queste le motivazioni, sebbene la maggior parte di chi si è visto rifiutare la propria domanda, ritenga che siano veri e propri pretesti per non erogare i crediti. Un vero colpo inferto ai commercianti che cercano di mantenere a galla la loro attività ed a cui non resta altro da fare che richiedere preventivi prestiti online per far fronte ad eventuali emergenze e non essere costretti a chiudere.
Questa è in pratica la triste prospettiva che si paventa nel futuro del centro commerciale che, se la situazione non dovesse sbloccarsi, potrebbe diventare un deserto di serrande abbassate, fenomeno sempre più frequente in tutto il territorio nazionale.
L’indagine è stata svolta intervistando un campione di ben 600 commercianti su 1642 associati del Centro Commerciale Naturale Vomero, il cui direttore è, logicamente, schierato con essi. Vincenzo Perrotta, infatti, asserisce che le banche, proprio in un momento così delicato per il commercio, dovrebbero sostenere gli esercenti, aiutandoli attraverso un dialogo idoneo a trovare la giusta soluzione per portare avanti le proprie attività. Con questo intento sono stati fatti degli incontri tra i negozianti ed un consulente ex manager di un importante gruppo bancario, Vincenzo Imperatore.
L’ex manager ha pubblicato un libro dove spiega i meccanismi complessi, a volte contorti e poco trasparenti, di alcune banche. Si prospetta quindi una lunga class action da parte dei commercianti nei confronti degli istituti di credito bancario.
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