I diversi esercizi commerciali salernitani si preparano alla fase due, vera e propria boccata d’ossigeno per l’economia: cosa cambia per gli ambulanti nei mercati rionali?
Fase due per tanti, ma non per tutti gli operatori del commercio. C’è chi, come i venditori ambulanti dei mercati, dovrà aspettare, verosimilmente, almeno sino al 18 maggio.
È Ciro Pietrofesa, presidente dell’Anva Confesercenti Salerno che – al quotidiano Il Mattino – ha spiegato come lo slittamento di ulteriori due settimane sia stato dettato da due specifiche motivazioni: se il trend dei nuovi positivi è in forte diminuzione, la situazione sarà ancora più tranquilla tra qualche settimana, e potrà essere riaperto sia il settore alimentare che tutto il resto.
Inoltre, per evitare eventuali assembramenti tra i clienti, e continuare quindi a garantire le misure preventive di distanziamento sociale, per il presidente dell’Anva Confesercenti di Salerno, si potrebbe pensare inizialmente a un ingresso scaglionato e controllato di persone all’interno dei mercati “come succede nei supermercati“.
Mentre più specificatamente a Battipaglia si pongono in essere iniziative a supporto proprio di numerose attività relative al commercio su strada. L’associazione Civica Mente, congiuntamente a quella di Mercà, ha chiesto esentare gli operatori commerciali titolari di attività di somministrazione di alimenti e bevande, oppure di posteggi all’interno e all’esterno di mercati, dal pagamento delle rate residuali del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap), relativamente all’annualità 2020. Inoltre Civica Mente ha proposto all’Ente Comunale anche di valutare l’opportunità di annullare, ovvero rimborsare, una rata della TARI alle medesime attività