Covid e Celiachia con Giovanna Sessa di “Un Mondo Senza Glutine” abbiamo voluto analizzare questo momento difficile e quali soluzioni sono state adottate per chi segue la terapia
Un momento complesso e di difficoltà, quello dell’Emergenza da Coronavirus che riguarda certamente in primo piano l’aspetto della salute dei cittadini, con il rischio di contrarre il virus, i contagi, le annesse e drammatiche problematiche per quanto riguarda la ricaduta di un numero elevato di ricoveri nelle strutture ospedaliere e di un’assistenza a casa anch’essa complicata ma anche l’aspetto economico che questa pandemia, con il blocco delle attività lavorative, ha posto in essere.
I decreti nazionali, hanno imposto la chiusura della maggior parte della attività, necessarie per il contenimento dei contagi, ad esclusione di quelle considerate strettamente necessarie, ma questo pone ora una serie di problematiche e preoccupazioni che coinvolgono la maggior parte dei cittadini.
Dalle aziende con dipendenti, ai fornitori, ai commercianti, alle piccole aziende artigianali, ai bar, ai ristoranti, ai negozianti non alimentari, alle piccole partite iva, tutto si è fermato ma con una serie di pagamenti, scadenze che continuano a dovere essere effettuati e mai come ora possono segnare la fine di alcune di queste attività.
Per gli oltre 214 mila italiani che soffrono di celiachia la dieta senza glutine è l’unica terapia possibile; per questo, a supporto del regime alimentare, il Servizio sanitario nazionale garantisce loro buoni mensili, forniti dalla Asl, per l’acquisto dei prodotti inseriti nel «Registro nazionale degli alimenti senza glutine», come pane e pasta senza glutine, nei limiti dei tetti di spesa fissati dal ministero della Salute. I buoni a disposizione ogni mese, però, quasi sempre sono spendibili in un’unica soluzione, cioè non in maniera frazionata e, soprattutto, possono essere utilizzati solo nella propria Regione, non essendo ancora attivo dappertutto il sistema digitale che permetterebbe la «circolarità» del budget, ovvero la possibilità di acquistare i prodotti a carico del Servizio sanitario anche al di fuori della Regione di residenza, come già avviene per i medicinali prescritti con la ricetta elettronica che possono essere ritirati in qualsiasi farmacia del Paese. Carenze che pesano ancora di più in questa fase di emergenza da Covid-19, soprattutto per le persone bloccate fuori Regione a causa delle restrizioni alla libera circolazione.
Per capirne di più vediamo come a Fisciano si sta organizzando Giovanna Sessa di un Mondo senza Glutine:
Ciao Giovanna, con il nuovo Dpcm ci saranno nuove restrizioni per il commercio locale e gli spostamenti, come ti sei organizzata con i tuoi clienti che devono seguire la terapia?
“Nonostante questo momento difficile voglio rassicurare tutti che la produzione artigianale senza glutine prosegue. Certo avendo clienti a Battipaglia, Bracigliano Pellezzano, e Baronissi abbiamo dovuto sicuramente organizzarci per venire incontro alle loro esigenze”.
Come vi siete mossi?
In vista dei nuovi provvedimenti anticovid il Mondo senza Glutine offre il servizio di consegna a domicilio, semplicemente mandando la lista sul numero WhatsApp +39 392 579 4729.
Quali prodotti state promuovendo?
Presto nel Mondo senza Glutine a Penta di Fisciano si potranno acquistare dolci natalizi tipici regionali anche il pane fresco dei migliori forni è garantito come sempre tre volte alla settimana.