C’è un dato preoccupante dei casi Covid all’interno delle carceri della Campania: sono 49 i detenuti positivi, più cinque deceduti, tra cui un medico
La situazione Covid in Campania preoccupa anche all’interno delle carceri. Lo ha affermato Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti, durante la presentazione del suo ultimo scritto “Quaderni di Ricerca”, presentato insieme a Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale.
“In questo momento la nostra Regione ha 49 contagiati tra i detenuti, 164 tra gli agenti di Polizia Penitenziaria ed il personale amministrativo“ – dichiara Ciambriello a margine della conferenza stampa – “Inoltre noi registriamo anche quattro detenuti morti più medico sanitario del carcere di Secondigliano deceduto“.
Ciambriello poi avanza richieste: “Abbiamo proposto al Governo di rivedere il Decreto Ristori per quanto riguarda il campo dei detenuti, perché dà la possibilità a chi deve scontare un anno e 6 mesi di carcere di poter tornare in domicilio con l’ausilio del braccialetto. Noi vorremmo mandare più persone in detenzione domiciliare e togliere la clausola dei reati ostativi, che ritengo ingiusta perché davanti alla Legge sono tutti uguali i detenuti. Ci sono detenuti che non posso avere colloqui familiari o avvocati personali e pertanto la Regione ha messo a disposizione, attraverso cooperative, 64 posti di fissa dimora almeno per le feste natalizie“.
Come riporta Il Mattino, Ciambriello ha presentato anche un altro dato preoccupante, quello legato ai suicidi avvenuti nel 2020 all’interno del carcere. Sono 9 quelli registrati in Regione Campania, a fronte dei 55 su scala nazionale: il garante dei detenuti è pronto a battersi per i diritti di chi sta dietro alle sbarre.