L’attività di servizio si inquadra nella costante azione di vigilanza che i finanzieri di mare, da sempre, esercitano lungo le coste salernitane: come di consueto, in questo periodo è fortemente praticata l’attività di pesca di frodo, anche a causa dell’elevata domanda di prodotto.
Un’attività che danneggia fortemente l’ecosistema marino, in quanto interrompe la possibilità di crescita completa degli esemplari di tonno rosso, compromettendo gravemente la salvaguardia delle specie.
I sequestri sono stati eseguiti lungo il litorale che va da “Capo d’Orso” (Maiori) alla spiaggia di “Castiglione” (Ravello).
Nonostante l’estrema prudenza ed abilità profusa nell’occultamento del pescato di frodo, l’intensificazione della vigilanza, esercitata anche con l’ausilio delle unità navali del Corpo, ha consentito di infliggere un altro duro colpo a questa deplorevole attività illegale.
L’operazione è stata condotta dal Guardacoste “G. 88 La Malfa”, dalla Vedetta veloce “V. 2022” e da diverse pattuglie a terra.
Preziosa anche la collaborazione fornita ai finanzieri dalla Capitaneria di Porto di Amalfi, che ha partecipato a tre dei sequestri effettuati.
Complessivamente sono dodici le denunce trasmesse all’A.G. per le violazioni accertate, previste dalla normativa nazionale e comunitaria.
Gli esemplari recuperati non superano i trenta centimetri di lunghezza contro i settanta centimetri previsti dalla legge.
Il pescato sequestrato, dopo essere stato sottoposto a visita da parte dei veterinari dell’A.S.L. SA – Distretto 66, poiché ritenuto idoneo al consumo umano, è stato devoluto in beneficenza a vari istituti caritatevoli della città.