Sanità e università sono stati i temi dominanti dell’incontro tenutosi a Salerno venerdì 8 maggio alla presenza di Raimondo Pasquino ed Enrico Coscioni
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Ieri, venerdì 8 maggio, con inizio alle ore 17:00, si è tenuto un incontro pubblico per parlare di sanità e università con il Prof. Emerito, Raimondo Pasquino, e con il Vice Presidente della Commissione Sanità della Regione Campania, Enrico Coscioni.
L’incontro dal titolo “Azienda Ospedaliera Universitaria: dalle Promesse della Regione Campania, alle Verità dei fatti” si è svolto a Salerno presso l’Arco Catalano di Palazzo Pinto in via Mercanti.
“Siamo stati immobili nella Sanità e abbiamo perso 14mila dipendenti in cinque anni”, ha esordito così il Consigliere Coscioni durante il suo intervento.
“Si è abbassata la qualità dei servizi per la cittadinanza; abbiamo toccato 390 milioni di euro di passivo. Lasciamo fare a Vincenzo De Luca che ha rivalutato Salerno in termini di riqualificazione urbana e turistica”.
“Dobbiamo chiedere – ha concluso Coscioni – di più alla Regione Campania perché sia la componente ospedaliera che quella universitaria sono in estrema difficoltà”.
Durante la serata è stato anche proiettato il video, il “Master Plan”, dell’ospedale Ruggi.
“La Provincia di Salerno – ha afferma il Prof. Emerito Raimondo Pasquino – aveva avuto, con Bassolino, 150 milioni di euro per l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona che era destinato a diventare l’ospedale didattico, cioè una nuova forma della Facoltà di Medicina”.
“Il finanziamento è poi scomparso”, ha concluso Pasquino, che ha pure lanciato un appello: “Vogliamo quello che è nostro, quello che Bassolino, non per simpatia o per affinità politica ci diede nel lontano 2008”.
All’incontro è intervenuto anche il Direttore Generale del Ruggi di Salerno, Viggiani, che ha dichiarato: “Persi i finanziamenti del Master Plan, è necessaria una riorganizzazione della rete di assistenza e governativa. Tutto ciò per realizzare a Salerno un’idea dell’assistenza che non può essere più basata sui preconcetti; non bisogna più ragionare con i vecchi schemi mentali”.
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