Da poco il mondo della musica ha visto perdere due grandi esponenti come Enzo Jannacci e Franco Califano. Dispiaciuti dell’accaduto, ormai si sentirà ripetere sempre la solita frase: “Ora che andranno via tutti i grandi, cosa rimarrà della musica italiana?”
Davvero dobbiamo pensare che una volta che avremo perso anche Guccini, Paoli e Celentano potremo dire addio alla musica in Italia? Sinceramente non crediamo sia così. L’Italia ha tanti artisti di rilievo, candidati a diventare le pietre miliari del futuro.
Primo fra tutti, a nostro parere, Max Gazzè: cantautore, musicista di livello, autore di testi intriganti, a volte aulici, che fanno di lui un poeta a tutti gli effetti. Ciò che aggiunge qualità all’artista è il fatto che i suoi testi non sono per niente scontati: basti ricordare successi come Una musica può fare, Il timido ubriaco, Cara Valentina, L’uomo più furbo del mondo e l’ultimo brano presentato a Sanremo Sotto casa.
Già lo immaginiamo in un futuro con i capelli bianchi ma sempre con i baffetti, a parlare di musica, poesia, attualità e cultura, nei salotti televisivi. Cosa che, però, non ti aspetti di vedere da altri personaggi rilevanti della musica italiana come Eros Ramazzotti, Raf, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci. Magari è semplicemente il fatto che non siamo abituati, ma sicuramente le generazioni del futuro avranno modo di ricordare più un Gianluca Grignani che Franco Califano come il poeta maledetto che avrà fatto la storia della musica italiana.
Per le donne, invece, sembra essere tutto più facile, dal momento che artiste come Laura Pausini, Giorgia ed Elisa sono state plurielogiate non solo dai media italiani, ma anche da quelli internazionali.
Sicuramente avremo Alex Britti nella “hall of fame” dei grandi del futuro e non mancheranno neanche Daniele Silvestri e Zucchero. Non saranno da meno i tre grandi del rock italiano, Pelù, Vasco e Liga. Nel frattempo dovremo consacrare altri grandi interpreti della musica italiana, tra cui Massimo Ranieri, Toto Cutugno, Riccardo Cocciante, Al Bano, Peppino di Capri, Nicola di Bari, Mango, Fausto Leali, Bennato. Ed anche le intramontabili voci femminili di Caterina Caselli, Anna Oxa, Nada, e band come i Pooh, Ricchi e Poveri, New Trolls, Elio e le Storie Tese, Matia Bazar, Avion Travel.
Dunque la musica italiana non è ancora finita!