Vi&Vi Consulting ha trasmesso ai giovani aspiranti procuratori sportivi i trucchi del mestiere, grazie ad un workshop curato dall’Avv. Luis Vizzino
[ads1] Giovani, passione, sport. Tre elementi imprescindibili che hanno permesso di dar vita e realizzare a Salerno un workshop per aspiranti procuratori sportivi. Le lezioni, curate dall’Avv. e agente Fifa Luis Vizzino, si sono svolte presso i locali Cantera, il 23 e il 24 gennaio. L’iniziativa è stata realizzata anche grazie all’attività organizzativa coordinata da Francesco Marino Iandiorio, che ha avuto la possibilità di collaborare con il gruppo Vi&Vi Consulting.
Due giornate intense dedicate a tematiche inerenti al Regolamento Procuratori Sportivi entrato in vigore lo scorso 1 aprile. Sono stati inoltre approfonditi istituti giuridici di diritto “calcistico” nazionale ed internazionale.
“Noi come come gruppo Vi&Vi Consulting organizziamo periodicamente corsi di formazione perché riteniamo che alla base di un corretto esercizio della professione ci debba essere in primo luogo competenza. La riforma entrata in vigore lo scorso aprile ha consentito la liberalizzazione della professione: non sono necessari, dunque, specifici requisiti scolastici. Il nostro obiettivo è quello di garantire un’adeguata formazione a tutti coloro che coltivano questa passione” ha affermato Luis Vizzino.
Il workshop nasce, inoltre, dall’esigenza di coniugare aspetti teorici e casi pratici preparati appositamente per valutare il grado di preparazione di tutti i partecipanti.
“Noi cerchiamo sempre di permettere ai nostri corsisti di abbinare la teoria alla pratica. Sebbene si tratti di un primo approccio, può essere considerato un buon punto di partenza per coloro i quali intendono intraprendere questa professione” ha aggiunto Vizzino.
È necessario stare al passo con i tempi e valutare il modo in cui si è evoluta negli ultimi anni la figura del procuratore sportivo.
“Il procuratore sportivo nasce da una nobile esigenza: quella di fornire un’adeguata assistenza ai calciatori professionisti. Nel corso degli anni c’è stata un’inversione di tendenza proprio con l’entrata in vigore della riforma a cui abbiamo fatto riferimento poc’anzi che consente a chiunque di accedere, attraverso una semplice iscrizione al registro dei procuratori sportivi, a questa professione. C’è da dire che il lavoro deve essere supportato dall’acquisizione di competenze specifiche. È nostro dovere, quindi, fornire ai giovani aspiranti le giuste indicazioni e delucidazione per intraprendere al meglio questo percorso” ha concluso Vizzino. [ads2]