Alla ex Libreria Guida di Salerno Giuseppe Petrarca ha presentato, con l’Associazione “Contaminazioni”, il suo secondo libro “Corpi senza storia”. Un titolo forte, ed una storia che tratta di normalità e follia
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Corpi senza storia, il secondo libro di Giuseppe Petrarca, è stato presentato ieri alla ex Libreria Guida di Salerno, con l’Associazione Culturale “Contaminazioni. L’evento è cominciato con l’intro di chitarra di Lino Blandizzi, che ha eseguito dei brani sul tema del romanzo: la follia e la normalità.
Il thriller, che narra delle indagini del commissario Cosimo Lombardo, ha come sfondo le vicende all’interno di un OPG, dove sono rinchiusi coloro che la società condanna come diversi. Dei reietti, i cui corpi appunto, come suggerisce provocatoriamente il titolo, sono stati privati del loro vissuto e delle storie che raccontano. Perchè il senso della nostra vita è narrare. Ci raccontiamo ogni giorno.
In “corpi senza storia” i personaggi non ricalcano le aspettative comuni: il medico viene rappresentato come il cattivo, ed i pazienti i buoni. Ciò è dato dal fatto che “la psichiatria ha demonizzato la malattia, ma ha trascurato l’uomo”, secondo la critica che l’autore fa a questa disciplina. Essa, difatti, non possiede una definizione esaustiva di follia, nè di sanità, e risulta del tutto disumanizzante.
“Chi decide cos’è normale e cosa follia?” è l’interrogativo dell’autore. Bisogna temere di più le persone sedicenti normali, in quanto sono quelle che potrebbero essere più pericolose. Una storia che “dà delle risposte e solleva altri interrogativi”, che si snoda in maniera coinvolgente e tiene il lettore inchiodato fino alla completa risoluzione.
La mente rappresenta un luogo affascinante ed oscuro per gli esseri umani. Studiarla rappresenta una sfida, e spesso la paura che si ha della diversità e la sopravvalutazione della normalità portano le persone a bollare, rinchiudere dentro recinti e soffocare i corpi, per renderli asettici, senza emozioni.Dei corpi senza storia. [ads2]