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“Corpi senza storia”, Giuseppe Petrarca racconta il limite fra normalità e follia

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“Corpi senza storia”, Giuseppe Petrarca racconta il limite fra normalità e follia

Alla ex Libreria Guida di Salerno Giuseppe Petrarca ha presentato, con l’Associazione “Contaminazioni”, il suo secondo libro “Corpi senza storia”. Un titolo forte, ed una storia che tratta di normalità e follia

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Corpi senza storia, il secondo libro di Giuseppe Petrarca, è stato presentato ieri alla ex Libreria Guida di Salerno, con l’Associazione Culturale “Contaminazioni. L’evento è cominciato con l’intro di chitarra di Lino Blandizzi, che ha eseguito dei brani sul tema del romanzo: la follia e la normalità. 

Il thriller, che narra delle indagini del commissario Cosimo Lombardo, ha come sfondo le vicende all’interno di un OPG, dove sono rinchiusi coloro che la società condanna come diversi. Dei reietti, i cui corpi appunto, come suggerisce provocatoriamente il titolo, sono stati privati del loro vissuto e delle storie che raccontano. Perchè il senso della nostra vita è narrare. Ci raccontiamo ogni giorno. 

In “corpi senza storia” i personaggi non ricalcano le aspettative comuni: il medico viene rappresentato come il cattivo, ed i pazienti i buoni. Ciò è dato dal fatto che “la psichiatria ha demonizzato la malattia, ma ha trascurato l’uomo”, secondo la critica che l’autore fa a questa disciplina. Essa, difatti, non possiede una definizione esaustiva di follia, nè di sanità, e risulta del tutto disumanizzante. 

“Chi decide cos’è normale e cosa follia?”  è l’interrogativo dell’autore. Bisogna temere di più le persone sedicenti normali, in quanto sono  quelle che potrebbero essere più pericolose. Una storia che “dà delle risposte e solleva altri interrogativi”, che si snoda in maniera coinvolgente e tiene il lettore inchiodato fino alla completa risoluzione.

La mente rappresenta un luogo affascinante ed oscuro per gli esseri umani. Studiarla rappresenta una sfida, e spesso la paura che si ha della diversità e la sopravvalutazione della normalità portano le persone a bollare, rinchiudere dentro recinti e soffocare i corpi, per renderli asettici, senza emozioni.Dei corpi senza storia. [ads2]

 

 

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.