A causa della paura del Coronavirus negli ospedali stanno cominciando a calare le donazioni di sangue, anche a Salerno. L’AVIS vuole rassicurare i donatori
Negli ospedali di Italia, a causa della paura e degli allarmismi che si stanno creando per via della diffusione del Coronavirus, stanno cominciando a calare le donazioni di sangue, anche presso l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno. Infatti l’AVIS salernitana lancia l’allarme e vuole rassicurare i donatori affermando che dopo una trasfusione non si rischia alcun contagio dato che tutti i materiali usati sono sterili e monouso.
Soprattutto in questo periodo critico in cui la necessità di sangue è più evidente che mai, donare è indispensabile per vari motivi:
- per affrontare le emergenze del pronto Soccorso, della Chirurgia d’Urgenza, delle Rianimazioni e delle Terapie intensive;
- per affrontare una complicanza durante un intervento chirurgico o un parto difficile;
- è un supporto fondamentale per affrontare le terapie antitumorali;
- è indispensabile per i pazienti affetti da anemia cronica che periodicamente e per tutta la vita devono effettuare una trasfusione o come ad esempio succede ai pazienti microcitemici/talassemici.
Informazioni utili per le donazioni
Tutte le persone dai 18 ai 60 anni (e fino 65 anni con ECG e visita cardiologica) possono recarsi presso le Unità di raccolta fissa (Salerno via Pio XI N.1 il sabato e la domenica dalle ore 8.00 alle ore 10.30 ) o presso le unità mobili (autoemoteche: verificare sul sito dell’AVIS di Salerno i punti di raccolta) muniti di un documento di riconoscimento. Dopo l’esame pre-donazione, ci sarà un colloquio privato con il medico che valuterà se, in base agli esami e alla storia clinica, si è idonei per donare il sangue.
Per motivi precauzionali e per disposizione degli organi competenti, sono sospesi per 14 giorni SOLO le persone che abbiano soggiornato nelle cosiddette zone rosse. Si consiglia di astenersi dalla donazione se la temperatura corporea è pari o superiore a 37.5° C o se si hanno sintomi “simili all’influenza e/o raffreddore o tosse”.
Tutta la procedura dura al massimo 30 minuti. Dopo la donazione ed un adeguato ristoro (caffè, cornetto, acqua, succo di frutta) si può tornare alle normali attività quotidiane. Tutti i giorni i donatori possono tranquillamente recarsi nelle unità di Raccolta sul territorio e nei Servizi Trasfusionali degli Ospedali. In seguito alla donazioni si potranno ricevere come di consueto tramite posta le analisi del sangue.