La Salernitana espugna anche lo “Zecchini” di Grosseto e, per la seconda volta nella storia, a distanza di trentaquattro anni approda in finale di Coppa Italia, dove affronterà con la vincente di Monza – Cremonese.
Grosseto – Salernitana 1 – 2
Reti: 25′ pt rig. Montervino (S), 1′ st Vagenin (S), 47′ st rig. Bombagi (G).
Grosseto: Lanni, Formiconi, Gotti, Burzigotti, Obodo, Biraschi, Onescu (35′ pt Gioe’), Perini, Pagano (13′ st Mancini), Ferretti (16′ st Ricci), Bombagi. All.: L. Acori. A disposizione: Maurantonio, Legittimo, Brenci, Colombi.
Salernitana: Berardi, Scalise, Piva, Perpetuini, Tuia, Sembroni, Foggia, Montervino, Vagenin (40′ st Mounard), Ampuero (33′ st Volpe), Ricci (13′ st Fofana). All.: A. Gregucci. A disposizione: Iannarilli, Pasqualini, Luciani, Capua.
Arbitro: Claudio Lanza di Nichelino. Assistenti: Francesco Di Salvo (sez. Barletta) – Christian Rossi (sez. La Spezia).
Ammoniti: Lanni, Pagano, Formiconi, Burzigotti (G), Montervino, Vagenin, Sembroni (S).
Angoli: 3 – 4
Cambiano in parte gli interpreti ma non l’obiettivo: la Salernitana, dopo l’iniezione di fiducia con l’arrivo in panchina di Gregucci, non vuole più fermarsi e continua la striscia di risultati positivi, raggiungendo la terza vittoria consecutiva. In campo i titolari per il Grosseto chi ha giocato meno per la Salernitana, ad eccezione di Foggia e Tuia che vengono schierati dal 1’, mentre si rivede Montervino e Gustavo viene impiegato come punta visto che Fofana è al recupero dall’infortunio e Ginestra ancora indisponibile. La Salernitana ha a disposizione due risultati su tre dopo il 3-2 dell’andata ma, nonostante la priorità sia il campionato, la finale e l’ottiene a distanza di trentaquattro anni, per la seconda volta nella storia. L’inizio si partita è su ritmi bassi con la Salernitana che controlla ed il Grosseto che non punge, con i granata che controllano il risultato senza correre grandi pericoli. La svolta si ha quando le lancette segnano il minuto 23: Gustavo – decisivo anche quest’oggi – riceve da Foggia, s’infila nella difesa avversaria, con un dribbling supera il portiere avversario Lanni costringendolo all’atterramento: per l’arbitro è rigore ed ammonizione per il pipelet maremmano. Dal dischetto si presenta il rientrante Montervino ma, nonostante mandi il pallone in fondo alla rete, deve ripetere il rigore ma, costretto a ribatterlo, la sostanza non cambia: 0-1 Salernitana e risultato sbloccato grazie al gol segnato dal centrocampista. Trascorrono appena cinque minuti che il Grosseto protesta reclamando un calcio di rigore ma l’arbitro vede la simulazione da parte di Pagano così estrae il cartellino giallo. La Salernitana legittima il vantaggio ad inizio ripresa, quando Gustavo trasforma in gol un assist di Foggia – sempre lui – per il doppio vantaggio granata. Adesso il Grosseto, mai entrato in partita, molla la presa e la Salernitana gioca senza problemi su un campo che ricorda quello dell’Arechi. A negare il terzo gol alla Salernitana è il palo, colpito al 55’ da Ampuero dopo un’azione personale. Il Grosseto prova a reagire ma solamente al 92’ trova il gol con Bombagi, bravo a spiazzare Berardi dagli undici metri. La Salernitana, però, nonostante abbia giocato con chi ha trovato meno spazio, si dimostra superiore e contenderà alla vincente di Monza – Cremonese la Coppa Italia, pronta ad essere messa in bacheca.
Soddisfatto della prestazione ma non del gol realizzato dal Grosseto l’allenatore granata Angelo Gregucci, che voleva vincere mantenendo la porta inviolata; un rigore al 92’ non ha permesso alla Salernitana di concludere la gara senza prendere reti: “Dopo un’ottima prestazione, il gol non andava subìto, però oggi i ragazzi hanno giocato bene. Noi andiamo alla ricerca di una squadra che deve avere queste caratteristiche, non esistono titolari ma tante unità che lavorano con grande personalità mettendosi al servizio dell’allenatore, e hanno comportamenti ed atteggiamenti corretti sul campo, cercando sempre di dare il contributo alla squadra, è questa la nostra ricerca. Oggi non abbiamo avuto un buon approccio alla gara, i primi minuti non siamo stati positivi, poi abbiamo controllato palleggiando abbastanza bene, però dobbiamo cercare di essere più incisivi, anche non abbiamo mai praticamente rischiato. La Coppa è un nostro obiettivo e Sanderra, Perrone ed i ragazzi sono approdati in finale, il merito è anche dei miei predecessori”. Domenica la Salernitana è attesa dall’importantissimo derby, in ottica play-off, contro il Benevento ed il mister lancia un appello: “Adesso pensiamo ad una partita alla volta, è sempre gratificante giocare una finale dove in palio c’è un trofeo. Ho ricordi indelebili dell’Arechi dei 30.000, domenica è una partita fondamentale e, i nostri tifosi quando tifano giochiamo in dodici. Dico loro di darci una mano perché è in programma una gara fondamentale in cui ci giochiamo molto. Il Benevento è un avversario forte, ambizioso e spero di vedere l’Arechi che conosco io”.