Convegno del prof. Luigi Miraglia, dell’Accademia Vivarium Novum sul metodo naturale per la didattica delle lingue classiche
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Si è conclusa la serie di convegni “A lezione con l’Accademia per una nuova didattica delle lingue classiche”, tenuti dal prof. Luigi Miraglia fondatore dell’Accademia “Vivarium novum“. Gli incontri, rivolti in particolare a tutti i docenti di lingua latina e greca, si sono svolti nella giornata di mercoledì 26 ad Avellino presso il Convitto Nazionale “P. Colletta” ed ieri a Sant’Angelo dei Lombardi presso l’ I.I.S.S. F. De Sanctis.
Il prof. ha illustrato e dimostrato praticamente, con l’ausilio di quattro suoi studenti, un metodo didattico innovativo, “il metodo naturale” di Hans Henning Ørberg, per la didattica delle lingue classiche. Il metodo naturale, sull’applicazione del principio induttivo, costituisce il presupposto dell’apprendimento della lingua poiché, riflette il nostro modo naturale di acquisizione delle conoscenze. Il testo di Ørberg, “Lingua latina per se illustrata“, di cui Miraglia ha curato la traduzione e la diffusione in Italia, fa si che la lingua latina venga appresa attraverso essa stessa. Si parte dunque dalla fonte letteraria, mettendo insieme morfologia e semantica, per giungere solo in un secondo momento alla regola grammaticale. Lo studente in questo modo si trova di fronte non ad un insieme di regole da imparare e poi da mettere in pratica, ma ad un testo letterario da comprendere e far proprio.
Il latino così diventa per i ragazzi una seconda lingua materna di cui hanno una maggiore coscienza riuscendo a dare di volta in volta ragione dei fenomeni che incontrano, cosa che non sempre un parlante medio riesce a fare con la propria lingua materna avendo introiettato semplicemente le corrette strutture del linguaggio senza averne piena coscienza. “Attraverso questa metodologia” spiega il prof. Miraglia ” si giunge alla comprensione del testo (parafrasandolo e dando un senso ai vocaboli), della civiltà latina e all’analisi linguistica del testo in esame“. Difatti, il prof., a dimostrazione di quanto esposto, a seguito della lettura di un testo latino, scelto da un docente a caso tra i partecipanti, ha interloquito con i propri studenti in lingua latina interrogandoli sulla comprensione e sulle forme morfo-sintattiche di esso. Impressionante ed emozionante la naturalezza con la quale hanno conversato in latino e recitato cantando versi metrici. Ecco il livello a cui si può giungere attraverso l’applicazione di questa metodologia in campo didattico.
L’auspicio è quello di un incremento della sua diffusione al fine di rivalorizzare le lingue classiche e di facilitare lo studente nello studio, agevolando l’apprendimento delle nozioni da imparare a memoria, facendo esperienza diretta delle cose dando un nome agli oggetti che li circondano, contestualizzando la lingua e presentandola non come qualcosa di avulso dal contesto in cui viviamo.
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