Durante il convegno è stata illustrata la più recente giurisprudenza in materia di procedimento disciplinare. Presentato il libro del docente universitario Nicola Gasparro
[ads1]Si è svolto questa mattina presso la sala Torre della Provincia di Salerno la tavola rotonda sul tema “I procedimenti disciplinari nella sanità”.
Nel corso dell’evento è stato presentato il libro del professore Nicola Gasparro, avvocato docente presso l’università Tor Vergata di Roma ed esperto in materia di lavoro sulla sanità.
Hanno partecipato al dibattito Ilaria Bianchi, Magistrato presso il tribunale di Salerno, Pietro Canepa, procuratore presso la procura di potenza, Annamaria Coppola, direttore generale della provincia di Potenza e Walter Ramunni, direttore degli affari legali della l’Asl di Salerno.
Presente anche il sindaco facente funzioni Enzo Napoli, che dopo i saluti iniziali ha dichiarato come “come la responsabilizzazione forte del dirigente assuma un ruolo importante nella compagine amministrativa, caricandosi di responsabilità e dovendo offrire delle risposte adeguate a quelli che sono i suoi poteri”.
Il sindaco ha poi citato la legge Madia e ha sottolineato come”il nostro ordinamento non comporta una rapida soluzione delle vertenze in quanto c’è una prevalenza dell’apparato del diritto che garantisce il lavoratore ma blocca l’azione immediata del dirigente. E’ quindi importante capire-ha concluso Napoli-quali sono le compatibilità tra gli atteggiamenti manageriali e l’apparato garantista del nostro ordinamento“.
Nel corso della discussione è intervenuto anche il presidente dell’ordine dei medici Bruno Ravera, che ricordando la primaria importanza degli aspetti deontologici, ha affermato come “la tutela per il medico non venga da norme penali a lui favorevoli ma dallo stabilire con i pazienti un rapporto di empatia che permetta di prendersi cura della persona”.
A chiudere l’evento è stato il professore Nicola Gasparro che, presentando il suo libro ” I procedimenti disciplinari in sanità“, ha toccato punti come il “fondamento del diritto alla salute”, “la centralità della figura del medico” e ha evidenziato come oggi “sia in atto un vero e proprio assalto al dirigente che incarna in se dei poteri che impongono di esercitare tutti gli obblighi professionali”.
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