Firmato questa mattina un protocollo di intesa per il contrasto all’evasione fiscale nel Vallo di Diano: gli enti firmatari
E’ stato siglato nella giornata di oggi, martedì 26 gennaio 2021, il protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Salerno e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno per consolidare la collaborazione tra l’Autorità Giudiziaria e l’Amministrazione Finanziaria nell’attività di contrasto all’evasione fiscale nel Vallo di Diano. L’intesa mira infatti a rafforzare il coordinamento investigativo tra gli Enti firmatari, intensificando la
sinergia tra l’azione amministrativa di repressione delle violazioni tributarie e il connesso procedimento penale, attraverso un costante scambio di notizie e documenti di reciproco interesse.
Un passaggio nevralgico nella lotta all’evasione, ancora più importante nell’attuale fase emergenziale, che impone il recupero di ingenti risorse pubbliche, utili a finanziare le iniziative di rilancio dell’economia e di tutela delle fasce più deboli della popolazione.
Per effetto della presente intesa, l’A.G. inquirente potrà così assumere con maggiore tempestività la direzione delle indagini ed assicurare, ove emergano elementi di collegamento, l’efficace raccordo di contesti operativi differenti.
Una particolare attenzione è rivolta soprattutto ai fenomeni più insidiosi e di maggiore impatto sociale, come le dichiarazioni infedeli o fraudolente, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, l’arricchimento con i proventi dei reati. Si tratta di condotte illecite che possono aprire anche a scenari delittuosi più ampi, con potenziali interessi ed infiltrazioni di organizzazioni malavitose nel tessuto economico sociale.
Vengono così valorizzati strumenti efficaci quali gli accertamenti economico-patrimoniali, per ricostruire la modalità di reimpiego delle risorse illecitamente accumulate ed individuare le ricchezze comunque nella disponibilità degli evasori, in modo da procedere, di volta in volta, al loro sequestro preventivo e, in prospettiva, alla definitiva confisca.
Nei casi connotati da segnali di elevata pericolosità criminale, che richiedano il ricorso alle più incisive tecniche investigative di polizia giudiziaria, avranno anche luogo, sotto la direzione della Procura, sistematici momenti di confronto con l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza.
Sarà infine creato un pool di referenti, con magistrati, funzionari dell’Agenzia delle Entrate e militari della Guardia di Finanza, incaricati di assicurare l’essenziale coordinamento operativo.