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Consulte della Salute: le richieste del Coordinamento di Salerno

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Consulte della Salute: le richieste del Coordinamento di Salerno

Consulte della Salute, vaccini e medicina territoriale: le prime istanze del Coordinamento Provinciale Salute di Salerno

Si intensifica la pressione del Coordinamento Provinciale Salute di Salerno su diverse Amministrazioni comunali. L’obiettivo è promuovere trasparenza e partecipazione popolare sui temi della Salute e della Sanità pubblica. A meno di due settimane dalla sua costituzione, annunciata pubblicamente in conferenza stampa lo scorso 1 febbraio, il Coordinamento Provinciale per la Salute – Salerno (CPS d’ora in avanti) bussa alle porte dei comuni salernitani, partendo proprio dal capoluogo, per offrire il proprio contributo alle istituzioni.

Si tratta, nello specifico, di proposte concrete, elaborate dal CPS nelle ultime settimane, che puntano a rafforzare la tutela sanitaria dei cittadini e ricostruire il diritto alla salute e alla cura di tutta la popolazione. Il CPS, assolvendo alla sua funzione di raccordo tra i territori che compongono la provincia di Salerno, ha infatti avanzato nei giorni scorsi, a mezzo posta certificata, delle richieste di incontro rivolte ai sindaci di Salerno, Nocera Inferiore, Pontecagnano Faiano, Sarno, Pagani e Buccino per discutere dell’istituzione delle Consulte comunali della Salute. Nelle richieste si sottolinea come il primo cittadino sia responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e, in quanto tale, deve adottare tutte le misure necessarie alla tutela della stessa.

Al comune di Salerno, in particolare, è stato richiesto di riprendere l’iter di istituzione, avviato nel 2016, della Consulta comunale permanente della Sanità, sul quale avevano già espresso parere favorevole le Commissioni Consiliari “Statuto e Regolamenti” e “Politiche Sociali”. Le realtà proponenti, tra i quali il Tribunale dei diritti del Malato, avevano inoltre predisposto nel febbraio 2019, su richiesta di 18 consiglieri comunali, un regolamento di funzionamento della Consulta. Resta difficile comprendere, quindi, perché tale iniziativa sia rimasta lettera morta, soprattutto nel contesto attuale, di emergenza sanitaria e sociale.

Pertanto, considerando che nel prossimo Consiglio Comunale del 18 febbraio è stata inserita tra i punti all’ordine del giorno l’istituzione dell’Usca Pediatrica, nella giornata di lunedì 15 febbraio il Coordinamento chiederà ufficialmente di aggiungere ai punti di discussione anche la costituzione della Consulta.

Il CPS di Salerno si è poi mosso anche su vaccini e potenziamento della medicina di prossimità: sono stati interpellati, sempre attraverso canali ufficiali, i vertici dell’ASL di Salerno per richiedere:

  • percorsi chiari per esprimere adesione ai piani vaccinali, sottolineando l’evidenza che la popolazione degli immunodepressi e dei malati oncologici debba avere percorsi prioritari e facilmente accessibili;
  • programmi, tempistiche e piani operativi per il recupero delle liste di attesa dei pazienti non Covid;
  • applicazione sperimentale delle Case della Salute;
  • sperimentazione di presidi sanitari nei quartieri a più alta deprivazione sanitaria;
  • proroga delle attività delle USCA;
  • trasparenza sui dati relativi alla diffusione del contagio nelle scuole.