Il Consiglio provinciale ha approvato il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2013, la relazione previsionale e programmatica 2013/2015, il bilancio pluriennale 2013/2015 e l’assestamento generale di bilancio di previsione 2013.
L’assise ha, inoltre, votato le modificazioni degli articoli 79 e 80 dello Statuto della Provincia di Salerno e approvato il Piano triennale per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali: criteri per l’assegnazione e l’utilizzo dei telefoni cellulari; il Piano triennale 2013-2015 per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo delle autovetture di servizio ai sensi della legge 244 del 24/12/2007 (art.2, comma 594, sub b).
Sono stati approvati, inoltre, il Piano Triennale di razionalizzazione degli immobili ad uso abitativo e di servizio (art.2 comma 594 e 599, legge 24/12/2007, n. 244); il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2013-2015, ai sensi dell’articolo 58 del D.L 112/2008, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n. 133; incarichi di studio, ricerca e consulenza da conferirsi nell’anno 2013. Esame proposta della Giunta; il Programma triennale dei lavori pubblici 2013/2015 ed elenco annuale dei lavori pubblici anno 2013; le modifiche dello Statuto di Ecoambiente Salerno Spa.
Il Consiglio, infine, ha approvato la costituzione e il regolamento del Comitato provinciale Grandi eventi, su proposta del consigliere Luigi De Vivo, con funzione di aiuto e sostegno all’attività delle Forze dell’ordine in occasione di grandi eventi nel territorio della provincia di Salerno, con il compito di svolgere un lavoro di concertazione tra i rappresentanti del territorio, gli esponenti delle associazioni e i rappresentanti dei cittadini ed Enti interessati.
“Abbiamo raggiunto l’obiettivo del pareggio del bilancio provinciale 2013 e ne garantiremo l’equilibrio nel prossimo biennio, dimostrando una capacità di resistenza che ha quasi del miracoloso, con i tempi che corrono per gli Enti provinciali – dichiara l’assessore al Bilancio, Amilcare Mancusi, al termine del Consiglio provinciale di quest’oggi – Ci siamo riusciti utilizzando un avanzo di amministrazione di ben 23 milioni di euro, a riprova della nostra gestione efficace e responsabile – sottolinea – Questo ci consentirà di salvaguardare tutti i servizi essenziali, malgrado l’abnorme taglio di risorse che la Provincia subisce: basti pensare che i trasferimenti erariali sono passati dai 50 milioni di euro del 2010 ai soli 7 milioni del 2013. Teniamo conto, inoltre, che abbiamo già pagato 15 milioni di euro di rate dei mutui e ci apprestiamo a pagare altri 6 milioni di euro di debiti fuori bilancio”.
Naturalmente la strada maestra perseguita nel bilancio 2013 è quella di un’ulteriore riduzione dei costi. Nel dettaglio si sono risparmiati: 700 mila euro per i canoni di locazione delle scuole, 230 mila euro per il parco autovetture, 1 milione e 200 mila euro per le spese di assicurazione e 2 milioni e 700 mila euro di Iva sui trasporti. Inoltre sono state decurtate di 5 milioni di euro le spese per il personale e a ciò si aggiunge la riduzione del 10% delle indennità dei funzionari e del 30% delle indennità di carica degli organi politici.
“Va rimarcato che la Provincia di Salerno ha già pagato oltre 18 milioni di euro alle imprese del territorio, grazie al decreto legge 35 per i debiti della P.A. – prosegue l’assessore al Bilancio – e, inoltre, abbiamo stanziato nel bilancio 10 milioni di euro per la nostra società in house Arechi Multiservice che si occupa di manutenzione delle strade e delle scuole».
È notizia degli ultimi giorni che il Ministero dell’Interno ha accreditato alla Provincia di Salerno oltre 67 milioni di euro: “Si tratta di mancati trasferimenti erariali relativi al periodo compreso tra il 1997 ed il 2005 che l’Ente vantava e ha legittimamente reclamato su volontà del presidente Iannone e ha finalmente ottenuto anche grazie all’impegno mio personale, del direttore Fasolino e della dirigente Fronda – conclude Mancusi – Sono fondi che purtroppo non potranno essere destinati a investimenti, ma che comunque rimpingueranno la nostra liquidità di cassa, consentendoci di garantire i livelli retributivi dei dipendenti e tutte le spese correnti”.