“Negligenza d’ufficio” è il termine che indigna il consigliere di Battipaglia Gerardo Motta sulla questione dei Casoni Rossi di Santa Lucia
Mercoledì 24 aprile, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città, si è tenuta la seduta di Consiglio Comunale che è stata scenario di dibattiti accesi in relazione a diversi argomenti.
Tra i primi interventi quello del consigliere Michele D’Alessio che ha espresso la propria volontà di intitolare una piazza della nostra città in ricordo dello statista, nonché leader del Partito Comunista, Enrico Berlinguer. Immediato l’intervento del consigliere Mirra che, ha portato la discussione sulla delicata questione ASI che, a suo dire, richiede una scelta urgente e tempestiva da parte dell’amministrazione in quanto, attualmente, da questa fase limbatica a pagarne le spese è l’intero comparto produttivo.
All’argomento si è riallacciato il consigliere Gerardo Motta insistendo nel chiamare in causa l’ingegnere Salerno affinché si esprimesse su una data certa e prossima relativamente alla stesura del protocollo d’intesa tra il comune di Battipaglia e l’ASI per dare finalmente, dopo tre lunghi anni, una risposta ai cittadini ed agli imprenditori. Motta così asserendo: “Sono trent’anni che si fanno abusi sulla zona industriale di Battipaglia e vorrei sapere a che punto è il protocollo d’intesa con l’ASI di Salerno, un accordo tecnico che stabilisca definitivamente le regole in zona industriale. C’è un’ autentica urgenza e chi non è in regola deve mettersi in regola“.
I Casoni Doria
Ma il focus argomentativo del consigliere Gerardo Motta è stata la mozione riguardante l’esercizio sul diritto di prelazione del comune di Battipaglia sulla vendita dei Casoni Rossi Doria. Un atto di vendita che portava seco l’ordinanza comunale di messa in sicurezza dei Casoni e per il quale, a suo tempo, la Sovrintendenza ai Beni Culturali aveva posto un vincolo di tutela in quanto considerati patrimonio culturale di cui garantire protezione e conservazione. Vincolo disatteso in toto anche in seguito alla successiva messa in vendita delle due strutture rurali da parte della società S.L.A.M. s.r.l. appaltatrice della lottizzazione in zona Santa Lucia.
Motta ha contestato il termine “negligenza d’ufficio” utilizzato dall’ing. Carmine Salerno nella relazione tecnica da lui stesso redatta riferendosi ai tecnici che, all’epoca dei fatti, erano responsabili delle pratiche. Ha preteso una maggiore “trasparenza” che abbia come effetto l’individuazione dei veri colpevoli del misfatto perché si interrompa la ingiusta tendenza ad additare l’Ente per errori che invece sono causati da persone ben identificabili, le quali, è giusto che rispondano delle loro azioni alla cittadinanza.
Il tema “Ambiente”
Una delle ultime questioni affrontate ma, di certo, la più importante per città di Battipaglia, è stata la delibera sul “Fattore di Pressione” approvata con consenso unanime e solo due astenuti, Alessio Cairone ed Egidio Mirra.
Durissima la reazione in aula dei rappresentanti dell’ex Comitato “Battipaglia dice NO”, delusi dalla risposta dell’amministrazione Francese che ha dimostrato di fare un ulteriore passo indietro sulla annosa e grave questione dei rifiuti e del nostro tanto martoriato ambiente.
I consiglieri Speranza e Baldi, infine, hanno sottoposto all’attenzione del consiglio la mozione avente per oggetto l’istituzione di un’apposita sezione del sito istituzionale dedicato alla pubblicazione dei dati relativi alle emissioni degli impianti che trattano rifiuti.
La proposta è stata approvata con il voto favorevole di tutti i presenti, a parte l’astensione della consigliera Liguori. Ciò consentirà di dare informazioni alla cittadinanza su eventuali sforamenti delle autorizzazioni consentite alle aziende in questione realizzando, in tal modo, la possibilità di un duplice controllo: sia da parte degli enti preposti, sia da parte dell’opinione pubblica.