Confrontiamoci III edizione: Convegno “ad memoriam” sulla legge del 3 maggio 1978, n. 180, meglio conosciuta come “Legge Basaglia”
[ads1] Confrontiamoci III edizione “….e tu slegalo subito” è il convegno che si è tenuto presso l’aula 1 del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Salerno, organizzato da Vincenzo Sica, consigliere degli studenti Agorà e presidente dell’Associazione In Campus – UNISA.
Il tema dell’incontro è stata la commemorazione della Legge Basaglia, ossia, la Legge del 3 maggio 1978 n. 180, denominata “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”. Ospite d’onore dell’iniziativa, la Dottoressa Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente Conferenza Basaglia – StopOPG, autrice del libro “…e tu slegalo subito” basato sulla contenzione psichiatrica, tematica che ha suscitato, nei confronti dei conferenzieri della manifestazione, grande dibattito: “Pro o Contro la contenzione?”. Il “malato di mente” è un pericolo per se stesso, per la società, tanto da essere legato in un letto, in condizioni disumane, privato della sua dignità?
Pareri contrastanti animano il convegno, alimentando riflessioni e teorie, richiamando all’attenzione degli studenti gli articoli 2 e 3 della Costituzione Italiana: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” – “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociale. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“, e la teoria filosofica di Spinoza in cui in cui ogni individuo ha pieno diritto su ciò su cui si estende il suo potere: tutti in natura partecipano dell’unico potere, in essi riflesso come diritto di esistere e operare per la propria preservazione.
Basaglia, con la Legge del 3 maggio 1978, n. 180, impose la chiusura dei manicomi, favorendo la riabilitazione psichiatrica dei soggetti con disturbi mentali, istituendo servizi di igiene mentale “ad hoc”, per salvaguardare l’individuo e preservare i suoi rapporti con l’esterno, creando percorsi di cura per reintrodurlo al meglio nella comunità sociale.
Ma, andando nei dettagli, perché Giovanna Del Giudice, ha scritto questo libro? La psichiatra racconta che il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Cagliari, legato al letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negata, non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.
Grande è stata la commozione degli studenti ed oratori, per la straordinaria passione che la Del Giudice ha espresso nei riguardi di una questione così forte ed emblematica. Ognuno di noi avrà modo di riflettere e ricordare che basta un gesto per ridare la vita ad un individuo in difficoltà: E TU SLEGALO SUBITO!
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