Concerto di Natale dell’Ensemble Zefiro ieri sera in chiesa San Nicola a Camerota diretto da Pantaleo Cammarano
[ads2] L’Associazione musicale Zefiro continua la tradizione del concerto di Natale, inaugurata lo scorso anno, eseguito dall’Ensemble Zefiro diretto dal maestro Pantaleo Cammarano. Ogni evento curato dall’associazione è sempre più seguito e sempre migliore, dimostrando di essere una realtà consolidata e produttiva. Il concerto di Natale di quest’anno è andato oltre il classico repertorio natalizio, invece in apertura e chiusura, eseguendo pezzi di autori di diversa formazione culturale, rielaborati con un genialità da Pantaleo Cammarano.
La Danza n. 3 (Passeggiata in slitta) di Mozart introduce il concerto, evocando l’atmosfera natalizia che sarà ripresa alla fine con il medley, realizzato dal maestro, di 4 brani celebri: Have Yourself a Merry Christmas di Hugh Martin e Ralph Blane, Jingle Bell di James Pierpont, The first Noel originario della Cornovaglia, We wish you a merry Christmas. Questa struttura circolare del concerto di Natale presenta all’interno notevoli pezzi d’autore, con cui i musicisti, giovanissimi, esternano le loro qualità tecniche e la passione. Dietro ogni strumento musicale c’è l’umiltà, e questo perché la musica insegna a curare l’interiorità, alla sintonia con se stessi e con l’altro, con la vita. Esternare non come apparire, ma epifania di un intimo rapporto con lo strumento musicale. Il maestro Pantaleo Cammarano ne è subito un chiaro esempio: le note gli percuotono il corpo, suona i tanti strumenti musicali immateriali insiti nelle sue mani, che rappresentano visivamente la potenza e il movimento musicale.
Di Peer Gynt, poema drammatico in 5 atti del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, rappresentato per la prima volta con le musiche di Edvard Grieg, eseguono la Suite n. 1, composta da Il mattino, La morte di Åse, La danza di Anitra, Nell’antro del re della montagna. Il concerto propone un viaggio in culture diverse attraverso le Danze Ungheresi di Brahms, in particolare la Danza n. 5, per la componente folkloristica. Altamente suggestivo il Valzer n. 2 di Shostakovich, tratto dalla Suite per orchestra di varietà, di cui i musicisti del concerto di Natale ci donano il colore del pezzo e quel tratto nostalgico che gli appartiene. Si continua con il Valzer triste op. 44 n. 1 di Jean Sibelius, brano di apertura del I atto del dramma Kuolema (la morte), concedendo un altro momento di grande intensità tra musicisti e maestro nell’esecuzione di un brano complesso per la modulazione dell’andamento.
Verso la fine del concerto di Natale, l’Ensamble Zefiro omaggia Nino Rota con un medley, curato sempre dal maestro Cammarano, dei celebri temi tratti dalle collaborazioni più note del compositore italiano con il cinema: Amarcord, I Clowns, La dolce vita, Il Padrino, Il Gattopardo, Romeo e Giulietta e 8 e 1/2. Questo medley diventa anche il bis, e sorprendentemente, il maestro Pantaleo, per ringraziare e avvicinare sempre di più la gente alla musica, ai suoi musicisti e alla loro sensibilità, durante 8 e 1/2, coinvolge il pubblico con il ritmo delle mani. Il finale di 8 e 1/2, che per Fellini rappresenta il momento in cui comincia la sua opera, vedendo sfilare davanti i suoi occhi tutte le persone che hanno composto il suo mondo immaginario e affettivo, diventa, al concerto di Natale, una passerella di applausi che compongono una musica nuova: il pubblico è in piedi alla fine del concerto, è dalla parte della cultura e dei giovani, è l’essenza e l’ispirazione del maestro Pantaleo Cammarano, dell’Associazione Zefiro e dell’Ensemble.
Foto a cura di Pietro Avallone
