Un’antenna radio abusiva ed inquinante è stata scovata, a Conca dei Marini, dai Carabinieri di Amalfi: le onde elettromagnetiche sforava i limiti consentiti
I Carabinieri della Compagnia di Amalfi, a seguito di una mirata attività investigativa, volta a contrastare i reati legati all’abusivismo edilizio e all’inquinamento ambientale, hanno sequestrato un’antenna radiofonica privata, messa a disposizione dell’emittente “Radio Maria”, nel comune di Conca dei Marini. L’indagine, sviluppata a seguito di alcune segnalazioni pervenute da parte dei cittadini, preoccupati per la presenza di questo grosso apparato in un’area centrale del comune della Divina, è stata condotta dalla Stazione Carabinieri di Amalfi con il supporto del personale specializzato dell’Arpac di Salerno e dell’ufficio tecnico di quel centro, che a seguito di molteplici sopralluoghi hanno riscontrato che l’intero manufatto, installato già da alcuni anni nel cortile di un privato cittadino, nonché proprietario, era privo dei previsti permessi edilizi rilasciati dal comune e dei titoli necessari in zona con stringenti vincoli paesaggistici.
Inoltre, a rendere più preoccupante la situazione, dal punto di vista della salute per la cittadinanza, è emerso che le onde elettromagnetiche prodotte dall’antenna in questione “sforavano” i limiti consentiti dal D.P.C.M. dell’8 Luglio 2003 riguardante il rischio che le persone corrono all’esposizione prolungate a campi elettrici e magnetici che superano le soglie consentite. Gli accertamenti hanno consentito di sottoporre a sequestro penale tutta la strumentazione facente parte dell’apparato, con conseguente spegnimento dello stesso.
Contestualmente, per le violazioni penali riscontrate in materia edilizia ed ambientale, sono state deferite in stato di libertà tre persone alla Procura della Repubblica del Tribunale, nello specifico i proprietari dell’abitazione e del terreno su cui insiste l’antenna ed il responsabile di zona dell’emittente radiofonica. Il Gip, visti gli atti prodotti dal Pubblico Ministero titolare del fascicolo, il Dott. Roberto Penna, hanno convalidato quanto in sequestro, riconoscendo a pieno il danno ambientale prodotto da questa strumentazione radiofonica. Gli avvocati della parte, avverso il provvedimento del giudice, hanno presentato specifica istanza per ottenere in dissequestro, ma la richiesta è stata giudicata inammissibile dal Tribunale del Riesame di Salerno.