Si è tenuta ieri martedì 23 febbraio presso il Grand Hotel Salerno la presentazione del libro La Comunicazione Sociale, dedicato al terzo settore
[ads1] Salerno, Lungomare Clemente Tafuri. Il Grand Hotel Salerno ha ospitato ieri la prima presentazione nazionale del libro di Andrea Volterrani e Gaia Peruzzi, La comunicazione sociale, edito da Laterza.
Il libro vuole essere un manuale pensato e scritto per gli studenti e per i professionisti del settore non profit. Il testo affronta una panoramica volta a esplorare il profilo socio-culturale del mondo del non profit, passando per le dimensioni della comunicazione del Terzo Settore.
Si giunge dunque a trattare le dimensioni comunicative come l’ufficio stampa, la comunicazione organizzativa, lo storytelling, il fund rising, i nuovi media e le valutazioni di impatto sociale. Una guida essenziale, insomma, utile per conoscere tutti gli aspetti fondamentali, teorici e pratici di un settore in costante crescita.
Ad aprire l’incontro ci hanno pensato Francesco Arcidiacono, Presidente Arci Salerno, e Agostino Braca, Presidente CSV Sodalis Salerno. A Francesca Coleti, Portavoce Forum Terzo Settore Campania, il compito di introdurre i relatori.
Secondo Gaia Peruzzi, Ricercatrice del Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza Università di Roma, La Comunicazione Sociale è un manuale che si posiziona a metà strada per poter rispondere agli studenti della stessa Peruzzi e agli operatori del terzo settore. La ricercatrice, inoltre, crede che ci sia ancora una forte incomprensione delle responsabilità della comunicazione.
Per Andrea Volterrani, Ricercatore all’Università di Roma Tor Vergata, La Comunicazione Sociale è un lavoro che incorpora venti anni di studi e ricerche. Oggi, a differenza degli anni passati è possibile trovare più riferimenti per una buona comunicazione. Uno degli scopi del manuale è verificare se la comunicazione sociale possa generare un cambiamento.
Sono intervenuti anche Gianfranco Pecchinenda, Professore di Sociologia della Comunicazione Università Federico II di Napoli e Luca Mattiucci, Corriere della Sera. Secondo quest’ultimo, Il Corriere da qualche anno ormai è da reputare una parte dell’informazione sociale e non un quotidiano con una sezione dedicata. Tale tipo di informazione non può rimanere relegata, ma deve essere di tutti, per tutti.
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