La Direzione INPS si impegna all’accoglimento di tutte le richieste di visita domiciliare a Salerno e provincia. Il comunicato dell’USB, Unione Sindacale di Base – Federazione Provinciale di Salerno
L’annosa vertenza del Centro Medico Legale INPS di Salerno, inaspritasi con l’emergenza Covid-19, finalmente approda alle prime risoluzioni.
La Direzione INPS provinciale si è impegnata ad accogliere tutte le richieste di visite domiciliari degli assicurati chiamati all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità. Questo è un significativo passo avanti che va incontro alle moltissime famiglie che si trovano a gestire un non facile trasporto di un loro congiunto in oggettive e certificate condizioni di soggetto non ambulabile.
Restano irrisolti altri disagi dovuti all’emergenza sanitaria: essenzialmente, per l’applicazione necessaria dei protocolli di sicurezza, il numero ridotto di visite sta producendo il dilatarsi dei tempi di attesa anche a causa della sospensione dell’apertura dei Centri Medico Legali INPS di Sala Consilina, Vallo della Lucania e Sapri. L’apertura del CML di Minori era prevista in primavera ma la tragedia della pandemia ha stravolto ogni programma. Per questo motivo, l’Unione Sindacale di Base – Federazione Provinciale di Salerno continua a chiedere la rivalutazione della convenzione sottoscritta nel 2018, dalla Regione Campania, dalla Direzione regionale INPS e dalle ASL di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.
La seconda buona notizia è l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione per l’intera palazzina che ospita il CML INPS di Salerno. C’è l’acquisto e quindi si conta che per il mese di settembre, come previsto, si possa completare la sua messa in opera e collaudo. Pertanto, i pinguini migrati a Salerno per alleviare le critiche condizioni climatiche di lavoro nel CML provinciale, a settembre dovrebbero tornare a Napoli.
“La vertenza del CML di Salerno continuerà senza sosta – avverte l’USB – perché su tutto, bisogna risolvere il problema strutturale del blocco del turnover che non è più sostenibile: come per tutta l’INPS e la pubblica amministrazione italiana, bisogna ricominciare ad assumere giovani, in tutti i settori con le professionalità necessarie, per rimediare alla disoccupazione e così riparare tutte le inefficienze di ogni ufficio pubblico di questo nostro bel Paese. Con i giovani che lavorano, il rilancio dell’Economia non può che essere una conseguenza scontata.”