Terremoto in Confesercenti Salerno. Ecco il quadro della situazione
[ads1] Terremoto in Confesercenti a Salerno. Alla fine, dopo mesi di polemiche e di “attenzione” da parte dei vertici regionali e nazionali, il commissariamento è arrivato. Così via tutti i vertici, a partire dal presidente Enrico Bottiglieri, finito al centro delle polemiche fin dallo scorso autunno. La decisione è arrivata durante un vertice nazionale tenutosi lo scorso 28 aprile a Roma. La giunta della Confesercenti nazionale ha nominato, così, il dottor Pasquale Giglio, attuale direttore regionale della Confesercenti Campania, commissario della Confesercenti provinciale di Salerno.
La notizia era già nell’aria da qualche mese. Su queste colonne erano state raccontate, infatti, le ultime vicissitudini ed anche le perplessità e le denunce sollevate all’interno dello stesso organismo di categoria. Alla base anche una memoria presentata dal consigliere Ambrogio Carro, che ora affiancherà il commissario, insieme alla dottoressa Bianca Pierri Cecaro.
All’attenzione dei vertici regionali e nazionali di Confesercenti, dunque, la gestione dei bilancio, gli organi statutari, alcuni di essi non costituti (collegio sindacale) ed anche i rapporti con la Camera di Commercio e le società strumentali. A pesare anche la posizione del vicepresidente della Confesercenti Vincenzo Galiano, finito al centro della bufera Intertrade, società che presiedeva – ad oggi commissariata – e sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Salerno.
La memoria di Ambrogio Carro, depositata agli atti di una giunta provinciale tenutasi lo scorso dicembre, segnalava: «Non c’è una situazione contabile chiara, sia sulla struttura associativa provinciale che su quella relativa alla Confe.sa srl, anzi a dire il vero, di quest’ultima non si hanno troppe tracce». La Confe.sa, in particolare è una società di servizi della Confesercenti di Salerno amministrata da Enrico Bottiglieri che detiene il 40 per cento delle azioni. Le altre sono mantenute da Cofidi sviluppo (10 per cento) e dalla Confesercenti (50 per cento). Cofidi presieduta (almeno all’epoca dell’acquisto delle quote) da Enzo Galiano, già al vertice di Intertrade. Stando ai numeri di Confesercenti, finiti sotto accusa, si rileva che «l’ultimo conto economico consuntivo della Confesercenti provinciale (2014) vedeva un totale delle entrare pari a 257.149,40 euro, e totale uscite pari a 215.116,04 euro, quasi a far sembrare in attivo la gestione, ma non è così. Con imperizia, sconvolgendo in toto tutte le regole contabili, si appostava tra i componenti positivi, sia un mutuo passivo acceso alla Bcc di Salerno (30.882,50 euro), che una anticipazione del presidente Enrico Bottiglieri (52.000,00 euro), per la vertenza Marmo.
Nel 2014, tra le voci attive c’erano anche due contributi, il primo del Parco Nazionale del Cilento per 18 mila euro il secondo come contributo della Camera di commercio per sportello impresa per 24.732,58 euro, voci che sicuramente mancheranno nel bilancio 2015». La gestione della Confesercenti di Salerno era stata al centro anche di critiche avanzate da Flavio Boccia che per ora preferisce non commentare la vicenda.
Fonte Andrea Pellegrino – Cronache del Mezzogiorno [ads2]