Commemorazione delle vittime del treno Balvano 8017 del 1944 ieri al Comune di Cava de’ Tirreni. Stasera la santa messa nella Basilica della Madonna dell’Olmo.
[ads1]Si è tenuta ieri mattina alle ore 10.00 nell’Aula Consiliare del Comune di Cava de’ Tirreni, la commemorazione delle vittime della tragedia di Balvano dove oltre 500 persone, tra cui molti cavesi, hanno perso la vita nel treno 8017 nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 1944. L’incontro a cui tutte le scuole cavesi sono state invitate a partecipare, è stato organizzato da Franco Bruno Vitolo e da Patrizia Reso, autrice del libro “Senza ritorno. Balvano ’44, le vittime del treno della speranza”.
Anche il cavese Raffaele Bellucci, unico superstite della strage, ha preso parte alla commemorazione dando la sua testimonianza.
Nel suo intervento, il sindaco Vincenzo Servalli, ha ricordato quanto sia importante non dimenticare le vittime di una così grande tragedia che è rimasta non solo nella storia ma che è profondamente legata alle nostre radici e ci fornisce un esempio delle condizioni precarie che si vivevano a quei tempi.
L’assessore alla pubblica istruzione, Paola Moschillo, ha posto invece l’accento sulle norme di sicurezza che quella tragica notte non furono osservate causando la morte di circa 40 cavesi.
Il viaggio del treno merci 8017 è stato ricostruito da Franco Bruno Vitolo e Patrizia Reso grazie ad una galleria fotografica, mostrando ai presenti il momento in cui il convoglio si fermò sotto la Galleria delle Armi, luogo che in poco tempo si trasformò in un campo di morte.
I viaggiatori, persone comuni che andavano a Potenza per procurarsi il cibo che sempre più scarseggiava dopo il disastro della guerra, si adattavano a viaggiare in condizioni pessime pur di sfamare le proprie famiglie scambiando oggetti di ogni genere e passando come delinquenti e contrabbandieri da dimenticare, ha ricordato Franco Bruno Vitolo.
Parizia Reso ha concluso sottolineando l’importanza del tributo della memoria che meritano queste vittime troppo spesso sono finite nell’oblio e nascoste dal silenzio piombato su questa tragedia che non ha conosciuto eguali nella storia dell’Italia e del mondo.
Questa sera alle ore 19.00 si terrà la santa messa nella Basilica Pontificia Maria Santissima dell’Olmo, celebrata da Don Osvaldo Masullo, Don Giuseppe Ragalmuto e Don Nicola Mammato per ricordare le vittime di questo disastro.
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