Gli attivisti del Comitato Salute e Vita al lavoro per la delocalizzazione delle Fonderie. Domani presenteranno le proposte al Sindaco De Luca
Oggi pomeriggio, presso la chiesa di S. Maria dei Greci a Fratte, l’incontro tra gli attivisti del Comitato Salute e Vita ed altri esponenti delle comunità di Baronissi e Pellezzano (tra le più colpite dall’inquinamento in Valle dell’Irno) ha consentito di delineare le proposte da portare domani in Comune al Sindaco di Salerno.
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Domattina infatti, alle 9.30, il comitato Salute e Vita farà visita al primo cittadino Vincenzo De Luca guidato dai portavoce Lorenzo Forte e generale Franco Lupo. In particolare, gli attivisti porranno all’attenzione dell’Amministrazione comunale alcuni problemi riguardanti la delocalizzazione delle Fonderie ed il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, ad oggi ancora troppo impreciso.
“Baronissi è stanca di un’Amministrazione che sembra non avere nessun rapporto con i cittadini, se non di convenienza”: queste le parole di Gianfranco Valiante, candidato sindaco per il Comune di Baronissi, presente ieri all’incontro. “Finora sono mancate sinergie tra le diverse Istituzioni e il sindaco di Baronissi, in particolare, non si è mai preoccupato di curare i rapporti con Salerno. Il risultato è che bisogna ancora provvedere al ripristino della centralina di rilevamento e bisogna iniziare a lavorare d’intesa con i proprietari delle Fonderie per agire su questa ipotesi d’inquinamento”.
Secondo quanto riportato da Valiante, per creare l’alternativa logistica che servirebbe a salvaguardare un opificio che ha fatto la storia di Salerno si sta già pensando d’individuare un’area nella zona industriale di Salerno, “lavorando a strettissimo contatto con le Istituzioni salernitane, dato che finora non è stato fatto”. Intanto, però, Lorenzo Forte ricorda che il comitato Salute e Vita resta apartitico pur seguendo una linea comune, poiché, come afferma il generale Lupo, “la popolazione è male informata, e occorre porsi obiettivi precisi poiché, per essere giunti fin qui, vuol dire che altri si sono dimenticati del territorio per circa 30 anni”.
Anche il dott. Capuano, candidato al Comune di Pellezzano, precisa che la sua aderenza al comitato risale “al 2003, quando il gruppo si riunì per la prima volta; successivamente me ne sono allontanato, per poi partecipare alla sua rinascita il 17 novembre scorso. Da trent’anni mi batto per rendere più vivibile la Valle dell’Irno”.
“L’Arpac e l’ASL Salerno sono entrambi enti afferenti la Regione Campania – incalza Forte – pertanto, ci devono delle risposte: scriveremo ancora al Ministero della Salute e, se non avremo riscontri dagli assessori Caldoro e Romano, porteremo una manifestazione fino alla Sede della Regione”.
Anche Ernesto Langella, esponente del M5S di Pellezzano, ha preso parte all’incontro con gli attivisti del comitato, ma ciò che è emerso consiste essenzialmente nella volontà di “non intraprendere, per scelta, la strada delle polemiche” e di proseguire, oggi, la battaglia “non per sostenere campagne elettorali, ma perché questo male si sta diffondendo più che mai” e i fumi che invade Pellezzano comincia a guadagnare, pericolosamente, tutto il percorso del Lungoirno.