Ieri sera si è tenuta la prima riunione pubblica per la Costituzione del Comitato promotore del Referendum sulla fusione delle due Nocera. Un tema di portata storica che non può e non deve diventare oggetto di scontro politico o, peggio, patrimonio di pochi
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Pubblico folto alla prima riunione pubblica per la Costituzione del Comitato promotore del Referendum. Riunione tenutasi ieri sera verso le 20:30 presso il Convento di Sant’Antonio in Nocera Inferiore. Scopo del Comitato è quello di verificare i pro e i contro della possibilità di unificare le due Nocera, Inferiore e Superiore.
Il tema della fusione è stato più volte sanzionato ma non vi è mai stata una decisione concreta. Secondo molti dei presenti alla riunione non esiste alcuna differenza tra i due comuni pertanto non è giusto fare paragoni a tal proposito. Unione e fusione sono inoltre due concetti ben diversi; qua trattasi di votare sì o no per la fusione. Il tema affrontato è davvero sentito dai cittadini nocerini, ne è stata una prova la folta gente presente ieri.
“Due sono i punti da tener conto”, così si esprime l’ingegnere ambientale Nicoletta Fasanino e aggiunge “il primo punto, il processo della fusione è anche un processo politico: dobbiamo essere bravi noi a gestire la strumentalizzazione; il secondo punto, è importante mantenere la nostra identità per far sì che si abbia un’omogeneità all’interno dei gruppi che si creeranno per il Referendum; la strada più veloce sarebbe che i due Consigli adoperino insieme”.
Scopo del Comitato è soprattutto preparare i cittadini nocerini alla possibile fusione. Quella del 1810, la decisione di dividere Nocera, fu una scelleratezza. Bisogna dunque raccogliere le firme per una Nocera Unita.
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