La ragazza di ventotto anni vittima dell’incidente sullo scooter ed in coma non si è salvata: i medici del Ruggi l’hanno dichiarata cerebralmente morta
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Coma per sei giorni, dopodiché oggi i medici dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona hanno dichiarato Valeria Esposito, ventotto anni, cerebralmente morta.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai sanitari che l’hanno soccorsa, quando il 14 aprile scorso la ragazza, in sella ad uno scooter con un suo amico in via Parmenide, si scontra con un’auto.
Dunque, la prognosi è da subito stata riservata, e la giovane è stata così ricoverata nel reparto di rianimazione, subito dopo che le sono state riscontrate diverse fratture in tutto il corpo, dopo lo scontro.
La morte cerebrale è un criterio secondo il quale si stabilisce lo stato di morte del paziente. Esso si basa sulla cessazione delle attività cardiache, respiratorie, e cerebrali. Dunque, è quello che ai profani in medicina suona meglio come coma irreversibile. [ads2]