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Coldiretti Salerno, ottimale la risposta dei consorzi di bonifica al maltempo

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Coldiretti Salerno, ottimale la risposta dei consorzi di bonifica al maltempo

Entusiasta dei risultati raccolti anche Vito Busillo, presidente di Coldiretti Salerno, il quale ha affermato che “il sistema di bonifica e gli interventi apportati hanno retto magnificamente nel contrastare le sollecitazioni apportate dal maltempo negli ultimi mesi”

E’ stato un mese di gennaio particolarmente piovoso per la provincia di Salerno, con temperature in calo di quattro gradi rispetto allo scorso anno. Ad affermarlo sono le stime di Coldiretti Salerno, in cui si legge anche che a gennaio sono caduti 167 mm di pioggia rispetto ai 140 del 2018, con temperature in picchiata dai 13.3 gradi di media del gennaio scorso ai 9 di quest’anno.

“La risposta dei Consorzi di bonifica è stata immediata ed efficace, il sistema ha retto perfettamente” – sottolinea Vito Busillo, presidente di Coldiretti e del Consorzio di Bonifica Destra Sele – “spesso non si considera l’importanza della gestione quotidiana del sistema di bonifica perché manca a tutti i livelli una cultura della prevenzione del rischio. Per proteggere il territorio non bastano le opere, che comunque nella Piana del Sele ma in generale in tutta la provincia ci sono e sono imponenti, bisogna anche farle funzionare con una manutenzione quotidiana dei canali, delle vasche e di tutto il reticolo idraulico”.

Nonostante il picco di pioggia del mese di gennaio,infatti, non si sono verificati particolari disagi. Un fattore che testimonia ancora di più quanto sia funzionale il nuovo regolamento per la costruzione delle serre nella Piana del Sele che di fatto ha consentito di aumentare i tempi di corrivazione e di diminuire i coefficienti di afflusso delle acque scongiurando allagamenti nelle aree agricole.

“Nella sola Piana del Sele abbiamo 6500 ettari di serre” – ricorda Busillo – “e quasi 400 ne sono state costruite solo nell’ultimo anno. Tradotto in numeri, significa 65 milioni di metri quadrati di territorio impermeabilizzato. Grazie alla manutenzione efficace ma soprattutto grazie alle nuove regole per la costruzione delle serre che ha apportato modifiche tecniche strategiche, il rischio idraulico è contenuto nonostante le fragilità di un territorio ad alto rischio idrogeologico. I Consorzi di bonifica” – conclude Busillo – “sono tra i pochi enti che, sia pure con risorse limitate, ogni anno investono nella difesa del territorio. Un lavoro spesso oscuro ma fondamentale per tutelare da una parte le aziende agricole e dall’altra vaste aree di territorio”.