Il Prof. salernitano Clemente Truda è stato ingaggiato dall’Arezzo, città in cui ritorna a distanza di dieci anni
Ad Arezzo, per riportare il cavallino tra i professionisti, si guarda a Salerno. Dopo aver ingaggiato come allenatore Ezio Capuano, lo staff tecnico è stato completato con altri due salernitani: Donato Capone che sarà il viceallenatore ed il preparatore atletico Clemente Truda, diplomato Isef tecnico specialista settore mezzofondo federazione atletica leggera e preparatore atletico professionista abilitato a Coverciano nel 2003, che ha allenato in tutte le categorie professionistiche di calcio, guidando Cavese, Arezzo, Empoli, Piacenza, Mantova, Triestina, Gela, Campobasso e Grosseto, che Somma aveva richiesto con insistenza nella sua avventura alla Salernitana.
Perché non bastano i nomi, non bastano i calciatori per costruire una squadra vincente; infatti è dalle retrovie, dalla composizione dello staff tecnico, da quei personaggi che nel silenzio e con umiltà svolgono sapientemente il loro lavoro che si costruiscono le basi del successo. E così Mario Somma, in attesa che vengano contrattualizzati i calciatori da lui richiesti e possa partire per il ritiro per lo meno con una buona base su cui lavorare (attualmente sono undici in organico e l’unico acquisto è fermo a Giacomini, giunto a parametro zero, ndr), deve rinunciare al suo preparatore atletico di fiducia, Clemente Truda che, nel periodo d’oro del tecnico pontino, svolgendo la preparazione dall’inizio, ha fatto volare le sue squadre ottenendo promozioni. Non è bastata, però, la volontà di Somma di chiedere a Fabiani (che a gennaio ha portato il suo uomo di fiducia Scarpellino) ed alla società di contrattualizzare Truda, elemento fondamentale per la preparazione atletica dei calciatori perché il Prof salernitano proprio ieri è stato presentato ad Arezzo, voluto fortemente dal dg amaranto Danilo Pagni, vecchia conoscenza del Salerno Calcio.
[ads2]Truda ritorna in una città in cui ha già lavorato dieci anni fa ottenendo un risultato importante, la promozione in serie B; oggi è chiamato a far volare la squadra per farla ritornare nel professionismo, sempre se non venga ripescata: “Tornare ad Arezzo risvegli in me sensazioni ed emozioni uniche, ho vissuto un anno indimenticabile sotto tutti gli aspetti, ricordo tanti aneddoti dietro le vittorie conseguite e le prestazioni disputate” – le prime parole di Truda da amaranto – “Adesso ricominceremo daccapo, non bisogna adagiarsi sui risultati del passato, anzi sarà da stimolo per fare ancora meglio. Mi impegnerò al massimo, poi quando i giocatori entrano in campo possono subentrare tante variabili che condizionano i risultati nel verso positivo o negativo. Una certezza, però, c’è: sono motivatissimo a fare bene, per me Arezzo è una seconda casa in cui ritrovo tanti amici e mi dispiacerebbe molto deluderli”.
In bocca al lupo, Prof!