Cisl Fp Beni Culturali, per il sindacato diretto da Pietro Antonacchio solo una sinergia con l’Ente comunale può arginare la crisi che attraversa il settore
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CISL FP BENI CULTURALI – Un momento transitorio e delicato attraversa le strutture periferiche del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ubicate nella città di Salerno.
La riforma del settore, con i suoi tagli, nei prossimi mesi entrerà nella sua fase esecutiva: l’accorpamento delle due Soprintendenze Bsae e Bap ormai è cosa fatta, nel 2015 avverrà la completa riunificazione. La sede dell’Ufficio, ovviamente, resterà quella di via Tasso.
Problemi invece per la Soprintendenza Archeologica che dovrà, a breve, lasciare i locali di via Trotula de Ruggiero, sempre nel centro storico di Salerno, ma che ad oggi ancora non dispone di uffici alternativi. Per il personale del Museo Diocesano, invece, la Direzione Regionale del Ministero in Campania ha già notificato una prima informazione preliminare alle OO.SS., i cui cardini sono: Ricognizione e condivisione dei fabbisogni di personale nelle diverse sedi; Concertazione dei criteri per definire le procedure nelle assegnazioni.
“Una situazione, questa, che necessita subito della dovuta attenzione – afferma Michele Faiella, dirigente Cisl Fp Beni Culturali – se non si vogliono perdere Uffici e personale che, senza una soluzione logistica sul territorio, non troveranno più spazio nella città capoluogo. Solo una sinergia con il comune di Salerno, a questo punto, potrebbe risolvere la problematica con la messa a disposizione di locali, preceduta ovviamente da una ricognizione del ricco patrimonio esistente nel Centro Storico”.
La soluzione, invece, per i lavoratori del Museo Diocesano è legata al pieno utilizzo del complesso monumentale di San Pietro a Corte, recentemente passato allo Stato, ma anche questa opzione dovrà attendere. Attualmente il sito viene aperto solo nei fine settimana con orari limitati e secondo modalità contingentate (v. Associazione di volontariato, ndr).
La definizione di alcuni servizi (ma su questo la Soprintendenza BAP ha già iniziato un discorso con lo stesso comune di Salerno) potrebbe consentire l’apertura totale del complesso per tutto l’arco della giornata utilizzando, quindi, il personale proveniente dal Museo Diocesano. La Cisl Fp Beni Culturali di Salerno non demorde, anzi “nei prossimi giorni terrà assemblee ed incontri su ogni posto di lavoro del settore Beni Culturali presente in città al fine di trovare soluzioni soddisfacenti per tutti“.