
Tutto pronto per la manifestazione nazionale “LAVORO E’ DEMOGRAZIA”, una protesta di natura sindacale che si terrà a Roma sabato 22 Giugno in Piazza San Giovanni. La CISL FP salernitana, guidata dal segretario generale Pietro Antonacchio, ha organizzato una massiccia mobilitazione di lavoratori della funzione pubblica su tutto il territorio provinciale. I pullman nostrani partiranno da Battipaglia, Salerno e Castel San Giorgio.
“Un appuntamento importante per la difesa del lavoro – dichiara Antonacchio – in un momento delicato, con una crisi economica sempre più marcata”.
La crisi del nostro Paese è sempre più drammatica. La riduzione dell’apparato produttivo, la disoccupazione e la perdurante assenza di investimenti connotano la grave condizione dell’attuale economia. La disattenzione ai temi del lavoro, inoltre, impedisce di intraprendere una strada che permetta di riprendere fiducia e di tornare a crescere.
CGIL, CISL e UIL vogliono che il tema del lavoro, in tutte le sue componenti, torni al centro delle scelte politiche ed economiche, ed hanno quindi evidenziato i provvedimenti urgenti ed indispensabili per aprire una nuova fase:
* Dare soluzione a quelle emergenze che alimentano la disoccupazione. In particolare serve:
‐ il rifinanziamento della CIG in deroga;
‐ il completamento dell’effettiva salvaguardia degli “esodati”.
* Ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, destinando automaticamente a tale scopo le risorse derivanti da un’efficace lotta all’evasione fiscale (e di quest’ultima dev’essere sancita la natura penale).
* Eilanciare politiche anticicliche, prevedendo ad esempio la possibilità per i Comuni che hanno risorse di fare investimenti ed avviare i cantieri già deliberati fuori dal patto di stabilità. In questa direzione, il provvedimento per il pagamento dei crediti alle imprese è un primo segnale positivo.
* Ammodernare la Pubblica Amministrazione non attraverso tagli lineari, ma con la riorganizzazione e l’efficacia del suo funzionamento, con il contenimento della legislazione concorrente ed eliminando tutte le formalità inutili che rallentano le decisioni.
* Ridurre i costi della politica, condizione indispensabile per ottenerebuone Istituzioni e una buona politica.
* Definire una politica industriale che rilanci le produzioni, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l’occupazione e le competenze.
Inoltre, secondo i Sindacati occorre anche definire uno strumento di contrasto alla povertà, una proroga per i contratti precari della Pubblica Amministrazione e della Scuola in scadenza, nonché la riforma dell’IMU (esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile).
CGIL, CISL e UIL sosteranno queste rivendicazioni con la mobilitazione che approderà il 22 Giugno in una grande manifestazione nazionale a Roma, e tenteranno di definire con Confindustria un accordo che regoli la rilevazione della rappresentatività basata sull’incrocio tra iscritti e voto proporzionale delle RSU.
Le Segreterie Nazionali confederali si dispongono quindi ad avviare il confronto anche con le altre associazioni datoriali.