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Cinghiali nei campi: l’allarme da Roccagloriosa

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Cinghiali nei campi: l’allarme da Roccagloriosa
Immagine da Pixabay

A Roccagloriosa i contadini sono in serie difficoltà a causa dei cinghiali che invadono i campi. Recinzioni elettrificate contro le invasioni

Sembra che i contadini di Roccagloriosa, comune all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni siano ormai abbastanza turbati dalla presenza di cinghiali, che non solo di notte, ma anche di giorno si ritrovano nei campi coltivati dai contadini.

Non solo la vita e la produzione dei campi sembra esser minacciata, ma anche l’incolumità degli stessi agricoltori. Una delle prime segnalazioni giunge proprio dai principali imprenditori agricoli, Francescantonio Cavalieri, che denuncia una situazione di emergenza per il settore, minacciato dall’emergenza sanitaria mondiale prima e dai danni dei cinghiali dopo.

Il Parco Nazionale del Cilento per sostenere l’attività certosina degli agricoltori nei campi ha deciso di stanziare dei fondi a sostegno dei coltivatori, ovvero destinare fondi alla realizzazione di recinzioni elettrificate e all’assunzione di “selecontrollori”, ovvero cacciatori che intervengono per il controllo numerico della fauna selvatica, specialmente cinghiali.

Ma dietro la questione dei cinghiali c’è un velo di terrorismo che forse, secondo quanto già sostenuto dalla Lav, la lega antivivisezione, incentiverebbe la caccia dell’animale senza mai arrivare ad una vera soluzione del problema. C’è da aggiungere che questa specie fu poi introdotta in passato fraudolentemente da cacciatori nel nostro paese e poi incrociata con specie più prolifiche.

Queste le dichiarazioni della Lav: “Un contributo concreto alla gestione degli animali selvatici in ottica di una migliore convivenza con gli umani, conclude Lav, potrà venire solo da un pensiero nuovo, aperto a nuove prospettive, che abbandoni la vecchia, crudele, fallimentare strada delle fucilazioni generalizzate. Solo attraverso lo sviluppo e l’implementazione dei farmaci che controllano la fertilità, che già esistono, possiamo configurare un futuro migliore per gli animali, l’agricoltura, l’ambiente, l’uomo.”

 

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Ho studiato il tedesco, l´inglese e dopo la laurea triennale in Traduzione e Interpretariato a Napoli mi sono trasferita a Gorizia, poi Trieste, Udine, Klagenfurt am Wörthersee e Vienna. In questi posti ho fatto bellissime esperienze di lavoro, tra cui la traduttrice presso l´ORF. Ho conseguito la laurea specialistica a doppio diploma italo-austriaco in Lingue e letterature straniere ed ho vissuto tanto tempo lontana dalla mia "comfort zone". Ho incontrato tantissime persone e mi sono avvicinata incuriosita alle loro culture. Mi piace la lettura, il mondo dell´informazione, l´arte, la tecnologia. Sono attenta alle problematiche sociali e sensibile alla tutela degli animali randagi.