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CineGusti e pagine Facebook: la viralità in 9 mosse

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CineGusti e pagine Facebook: la viralità in 9 mosse

Ho creato una pagina Facebook, e ora? Ulysses di CineGusti ti spiega come renderla virale in 9 mosse

5 cinefili, 5 CineGusti: nelle recensioni si firmano come Ulysses Everett McGill, Charles Foster Kane, Pi, Doc e Bill. No, non è uno scherzo: i loro pseudonimi nascondono una grande passione, che da semplice hobby si è trasformata in una community di successo. Ma gestire una pagina Facebook (e renderla di portata virale) non è facile come sembra: questi giovani romani ci spiegano perché.

CineGusti

1) Un’idea originale. Secondo Francesco Di Pede (alias Ulysses di CineGusti) i trucchi fondamentali per creare una pagina di successo sono almeno 9. Un primo consiste, certamente, nell’elaborare una buona idea di partenza (ma le migliori sono quelle nate per caso: lavorando insieme, i 5 hanno già ottenuto insperate collaborazioni con fumettisti come Zerocalcare e Andy Ventura).

Innanzitutto, quali spunti utilizzare? “La nostra idea è stata preceduta da una lunga stagione di condivisione e di passione per il cinema; poi, un giorno, mi sono ritrovato a parlarne a casa di mio cugino, altro Cinegustatore ufficiale, e abbiamo deciso di creare CineGusti. La fondazione risale a circa un anno fa (4 febbraio 2013), ma l’intenzione di portare avanti il progetto – senza abbandonarlo – resta fondamentale. Oggi siamo più entusiasti che all’inizio, anche perché i fans crescono lentamente, ma crescono. Ora siamo alla soglia dei 3000“. Una discreta soddisfazione, benché le pagine dedicate a film e recensioni abbondino più che mai sull’abusato social network.

2) Il segno distintivo. Per impressionare il pubblico su Facebook è importante farsi riconoscere usando motti e loghi che identifichino istantaneamente la differenza dalla concorrenza. Reinventare è utile? “In genere usiamo pseudonimi per firmare le recensioni su CineGusti, ognuno fa la recensione del film che preferisce o che ha visto recentemente, ma ciascuno ha un suo settore speciale”. 

In questo caso, differenziarsi internamente ha stimolato la curiosità: “Io, per esempio, amo la storia del cinema e vado sempre alla ricerca di film classici – o di citazioni in quelli nuovi – e via dicendo, come anche adoro il cinema mondiale, soprattutto quello asiatico. Bill ama i superhero. Kane i classici di Hitchcock, Pi preferisce Spielberg e dintorni. mentre Doc film americani e mediorientali”.

3) La forza dell’idea. Come mantenere, in seguito, un’adeguata coerenza? “Le recensioni proposte si caratterizzano per il loro GUSTO (da cui CineGusti), nel senso che così esprimiamo la nota caratteristica di un film, il motivo più invitante per cui andare a vederlo o il fetore per cui evitarlo; è molto divertente recensire così. Il giudizio su un film non può limitarsi a un voto, noi cerchiamo di andare più a fondo. Questo è un buon metodo per farsi conoscere”.

CineGusti

4) Coinvolgere gli utenti. Alcune pagine funzionano meglio se strutturate come community, a patto di sollecitare costantemente la curiosità e l’interazione. Sì, ma in che modo? “CineGusti è una comunità che ora abbraccia noi 5 con tutti gli altri fans attivi, e cerchiamo di stimolare un sempre maggiore dibattito anche attraverso iniziative periodiche a tema. Per Pasqua” spiega Di Pede “abbiamo invitato gli utenti a mandarci le migliori easter eggs, ovvero personaggi o particolari di film ripetuti in altri film; altre iniziative si svolgono d’estate o a Natale”.

5) Cooperare per una gestione costante. Una buona idea dev’essere poi sempre raffinata, “anche attraverso incontri e scontri: noi, ad esempio, non andiamo sempre d’accordo, siamo diversi, e questo è un bene per l’implementazione della pagina”. Importante seguire gli aggiornamenti, per evitare un uso scorretto della community: “Siamo collegati tutti e 5 su un gruppo WhatsApp praticamente 24h su 24, leggiamo tutti i commenti e il primo che legge un commento anima la discussione; poi, se ci sono questioni spinose, ci confrontiamo tra noi per decidere che linea seguire”.

6) Puntare sulla genuinità. Vale la pena utilizzare inserzioni a pagamento per pubblicizzarsi? “È una tentazione che abbiamo valutato varie volte, ma non l’abbiamo mai assecondata: ci sembrava una cosa finta, e alcuni dicono che, pubblicizzando a pagamento, praticamente ti affibbiano fans falsi. Insomma, a CineGusti vogliamo tutta gente verace, che vuole condividere con noi la passione per la settima arte!”.

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7) Non fermarsi dietro un pc. Ogni esperienza on-line deve vivere anche off-line per implementare la rete di contatti: “Una pagina Facebook non può e non deve restare virtuale: nel nostro caso il cinema stesso si interessa della realtà, non è astrazione (o almeno non solo). Infatti, ci è già capitato di essere invitati anche a proiezioni stampa o conferenze”. Il futuro si costruisce un passo alla volta: “Non bisogna precludersi niente, in futuro CG potrebbe diventare anche un magazine”.

8) Fare marketing. Come raggiungere, quindi, il più ampio numero di visitatori possibile? “Noi facciamo così: parliamo di CineGusti ad ogni anima viva che conosciamo. Resta questo, forse, il più importante collegamento con la realtà”.

9) Mettere in ordine. Molti gruppi di discussione raggiungono su Facebook un’elevata popolosità. Perché allora scegliere proprio una pagina per diffondere il prodotto? “I gruppi su Facebook ci sembrano troppo dispersivi, per come sono concepiti. La pagina ti permette di postare con maggior ordine, e noi abbiamo il vantaggio di catalogare tramite album le molteplici recensioni e rubriche. Tuttavia, se, da impiegato di Facebook, potessi scegliere come migliorare CineGusti, forse creerei una fascia di supporters che animino la pagina al fianco degli amministratori”.

Ora che li conosci, non ti resta che sfruttare i “segreti” del Buon Amministratore di Pagine per diffondere rapidamente la tua idea virale!