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Chievo Verona Campione d’Italia: i commenti

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Chievo Verona Campione d’Italia: i commenti
Chievo Campione 2014

Nella finale del Campionato Primavera “Giacinto Facchetti” dell’ 11 giugno 2014 a Rimini,  il Chievo Verona si è laureato Campione d’Italia 2014, nella categoria primavera con il seguente punteggio: Chievo Verona-Torino: 4 a 3 dopo i tempi supplementari e i calci di rigore

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Finali 2014 Campionato Primavera.

Tutto come da copione dopo il lungo Campionato 2013/14 e le fasi finali a otto che si sono svolte a Rimini dal 04 all’11 giugno 2014. Le quattro squadre del girone “C” (Roma-Lazio-Palermo e Fiorentina), si sono ben comportate ma poi hanno dovuto cedere il passo per la finalissima a Torino (gir. A) e a Chievo Verona (gir. B).

Pronostico, azzeccato in pieno dal Selezionatore Vincenzo Leccese in precedenti interviste,  che ha partorito le due squadre che maggiormente hanno evidenziato i progressi del calcio giovanile Italiano.

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Vincenzo Leccese Osservatore per le Nazionali Under Campania

Bisogna sapere che in questa finale c’è anche tanto profumo della Campania con il Selezionatore Chievo-Area Sud, Signor Apuzzo e il mister Del Sorbo cresciuto calcisticamente nel Torino.

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Mister Apuzzo oss. Chievo area Sud.

Dopo il trionfo Nazionale, primo scudetto Primavera, abbiamo sentito il Signor Ernesto Apuzzo Allenatore di calcio ed attuale osservatore area-sud per il Chievo Verona. Un passato da calciatore professionista in giro per l’Italia e soprattutto un esperto della categoria, avendo allenato il Napoli Primavera dal 2007 al 2009.

P.D.: “Gara gagliarda con il glorioso Torino, ma alla fine questi ragazzi si sono laureati Campioni d’Italia!”

E. Apuzzo: “ E’ stata una finale difficilissima soprattutto perché,  oltre ad avere di fronte una squadra che godeva dei favori del pronostico con un’eccellente esperienza nel settore, queste finali si sono disputate con incontri ravvicinati e dove il Chievo aveva una giornata in meno di riposo. Soddisfatto del trionfo e voglio elogiare tutti i ragazzi, soprattutto quelli che hanno avuto il compito di sostituire assenze importanti e questo mi sembra sia stato una cosa non da poco. Inoltre voglio rimarcare anche la prestazione di tutti quelli subentrati a partita in corso. Si sono fatti trovare sempre pronti e con la determinazione giusta per affrontare una finale di questo livello. Ho notato molto  l’ingresso di Gatto, che così come contro la Fiorentina ha fatto vedere cose importanti. Ma a mio avviso la gara fondamentale di queste finali è stata proprio quella giocata contro la Fiorentina. In quella gara, disputata per lunghi tratti con l’inferiorità numerica, è emersa tutta l’anima di questo gruppo che da tempo sta dimostrando il suo valore. Poi tra i pali c’è un ragazzo importante, un classe ’96 che possiamo definire un para-rigori!”

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Apuzzo allenatore Napoli primavera dal 2007 al 2009.

P.D.: “Signor Apuzzo Lei è un napoletano che rappresenta l’occhio del Chievo nell’Italia meridionale. Possiamo dire che merito di questo successo è anche po’ suo?”

E. Apuzzo: “Merito di essere Campioni d’Italia con i primavera è della Società Chievo Verona che svolge un lavoro capillare in tutte le categorie giovanili con professionalità ed oculatezza. Vale a dire che applica un costruttivo disegno di crescita non spendendo cifre folli, bensì mirate e rispondenti agli adeguati parametri tecnici.”

Un altro napoletano che ha seguito da vicino questa finale è il mister Raffaele Del Sorbo.

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Gli Allievi del Torino (Tutto Sport 29.03.1999).

Era il lontano 1999,  finali degli Allievi Nazionali, quando un ragazzino proveniente dal Sud, Raffaele Del Sorbo, vive le sue emozioni con la gloriosa maglia del Toro. Sotto la guida di mister Pallavicini e al fianco di calciatori attualmente professionisti come Martinelli, Masi, Bresciani Calaiò ecc. trascorre quattro anni nelle giovanili del Torino tra allievi e primavera maturando per l’esordio in prima squadra quando un grave infortunio gli nega il sogno che inseguono tutti i ragazzi che praticano questo sport.

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Raffaele Del Sorbo.

Attualmente allenatore già con eccellenti esperienze con giovanili di squadre professionistiche e prime squadre di dilettanti. Alla luce del suo passato e delle sue esperienze, gli abbiamo chiesto un intervento sulla finale primavera tra il Torino ed il Chievo Verona.

P.D.: “Mister alla luce della sua attuale esperienza da tecnico e soprattutto per i suoi passati “Granata” può darci un suo commento in riferimento alla finale primavera tra Torino e Chievo Verona?”

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R. Del Sorbo: “In me resterà sempre indelebile quella maglia che ha fatto la Storia del calcio e chissà a quali trionfi avrebbe portato in assenza di un infame destino… Con grande gioia ho vissuto la finale dei ragazzi del collega Longo. Una gara tosta e ben giocata dalle due squadre… dal risultato finale dei tempi regolamentari e supplementari la definirei una gara perfetta, dove le due squadre si sono annullate a vicenda. Poi si sa i rigori sono una lotteria, anche se personalmente sono dell’idea che sulla battuta dagli undici metri l’errore prevalente è sempre quello dell’attaccante. Ritornando alla gara ho visto due compagini ben attrezzate e già ben avvezze alla fatica prolungata e ravvicinata che un torneo come quello delle finali Nazionali richiede. Unico rammarico resta l’occasione granata  capitata a pochi secondi dallo scadere dei tempi regolamentari. La vittoria finale poi è andata al Chievo e probabilmente, per quello visto negli ultimi anni, reputo sia anche giusto. Ma tutto questo non toglie merito ai vice-campioni d’Italia del Torino che sta tornado ai posti che effettivamente gli competono, sia con la prima squadra che con gli organici giovanili e certamente il merito è dei vari staff, ma soprattutto della Società che li ha scelti. Io non vorrei sbagliarmi, mi sembra che nella categoria il Torino sia la squadra con i maggiori titoli conseguiti. Quindi onore al Chievo che per la prima volta arriva all’ambito titolo.”

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Il Tecnico Del Sorbo Giovanissimi Naz. Nocerina 2012-13.

P.D.: “Da quando ha lasciato Torino ha più avuto contatti con la società?”

R. Del Sorbo: “Come in tutti i campi della vita anche nel calcio le strade sono infinite!  Ma ciò non cancella la mia affezione a quella maglia e nei confronti di tutte le persone conosciute in quell’ambiente  che hanno contribuito tantissimo alla mia crescita professionale. Adesso tutto ruota intorno alla mia attività da allenatore che si è svolta con una bellissima esperienza con i giovanissimi nazionali della Nocerina qualche anno fa per incarico del direttore Pasquale Ussia.

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Il Direttore delle Giovanili Nocerina Pasquale Ussia.

Mister Ussia, persona squisita come Dirigente, ma che ho avuto anche come tecnico ai tempi della Lega Pro, quando giocavo a Nocera. In questo momento ho ricevuto forti richieste dal Savoia e soprattutto dall’Ariano Irpino che milita nel campionato di Eccellenza. Non nego, per finire, una richiesta fattami da una blasonata squadra che il prossimo anno purtroppo giocherà in “B” per guidare i suoi ragazzi nel prossimo campionato primavera 2014/15”.

 

 

 

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...