Alla luce del ko contro la Casertana, Massimiliano Santoriello, patron della Cavese, non le ha mandate a dire: “Pretendo massima professionalità”
La sconfitta fa sempre male, in particolar modo se arriva in un derby: la Cavese conosce una nuova sconfitta, dopo tre risultati utili, e la incassa nel match del “Pinto” contro la Casertana.
Non una buona prova offerta dai ragazzi di mister Campilongo, apparsi scarichi e stanchi dopo il tour de force delle tre partite in 7 giorni. La prestazione messa in campo non è piaciuta in particolar modo al patron dei metelliani, Massimiliano Santoriello: al termine della gara è arrivata la decisione di non mandare nessuno in sala stampa a parlare del match.
Pochi minuti dopo la prima decisione, è arrivato un duro comunicato dell’Amministratore Unico con chiari messaggi alla squadra.
Il duro messaggio del Patron
Ecco il testo del comunicato reso pubblico dal presidente Santoriello: “Comunico il silenzio stampa della squadra. Non li ho mandati in ritiro per rispetto del Dg Pavone, visto che lo feci già l’anno scorso dopo Rende ma senza avvisarlo. Rispetto che i calciatori, invece, non hanno e che io pretendo per me ma soprattutto per i tifosi. Invito Dg, Ds, mister e staff affinché lunedì sia come il primo giorno della nuova annata. Devo capire chi vuole stare con me o chi vuole andare via. Non ho tempo e salute da perdere dietro a nessuno. Deve essere tutto automatico. Fatti e non parole. Silenzio e lavoro. Pretendo massima professionalità e duro lavoro in quanto non voglio gente che cammina in campo. Chi aspettava il 28 aprile per andare in vacanza puo’ andare già stasera, lunedì passa in sede, gli pago tutta l’annata, lo ringrazio e ci salutiamo per sempre. Differentemente se non si allineano tutti alla mia mentalità da combattimento 24 ore su 24, metto allenamenti alle 6 di mattina ed in ritiro. Il primo che non rispetta l’orario che ho comunicato negli spogliatoi e viene beccato in giro, va fuori rosa. Confido nelll’aiuto dei tifosi. E’ ora che scendano definitivamente in campo al mio fianco”.