Francesco Moriero torna a parlare della sua breve esperienza sulla panchina della Cavese: “Con i giovani occorre pazienza”
Esonerato dopo quattro giornate, dopo due punti conquistati faticosamente. Francesco Moriero torna a parlare – seppur brevemente – della sua parentesi sulla panchina della Cavese.
Il tecnico leccese – intervistato via social dal giornalista Nicolò Schira – ha parlato della sua breve avventura a Cava de’ Tirreni e ha cercato di dare una motivazione alla mancata continuità di risultati con il club metelliano. Queste le sue parole: “Serviva pazienza. Avevo a che fare con una squadra molto giovane ed era normale incappare in un avvio di campionato particolare, con qualche pareggio o sconfitta”. Poche parole ma il concetto abbastanza chiaro: la ‘sua’ Cavese avrebbe avuto bisogno di tempo per dimostrare il credo calcistico del tecnico pugliese.
Francesco Moriero era arrivato sulla panchina della Cavese nella scorsa estate, quando prese il posto di Giacomo Modica, insieme al ds Francesco Lamazza (esonerato poi a novembre, in favore di Mario Aiello).
L’eliminazione in Coppa Italia contro la Triestina e i due punti in quattro partite di campionato con prestazioni discutibili, sono stati fatali al tecnico, esonerato a settembre dopo il 2-0 incassato in casa dal Teramo. Al suo posto, sulla panchina bleufoncé c’è stato il ritorno di Sasà Campilongo.