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Cavese, continua il mal di trasferta ma buone risposte dalla cura-Troise

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Cavese, continua il mal di trasferta ma buone risposte dalla cura-Troise

Il pareggio ottenuto sul campo del Lamezia ha allungato la striscia di mancati successi esterni per la Cavese. Ma Troise strappa i primi consensi

Emanuele Troise era visibilmente soddisfatto al termine di Lamezia-Cavese. Nonostante dal “D’Ippolito” sia uscito il segno ‘X’, il tecnico ha apprezzato la buona prova di squadra da parte dei blufoncè, apparsi tonici e ben organizzati, raccogliendo consensi anche dalla tifoseria al termine della partita.

Il punto conquistato in terra calabrese ha permesso ad Altobello e soci di ridurre ancora il gap dalla Gelbison capolista (ora distante 5 lunghezze) ma tuttavia ha allungato una striscia negativa di risultati fuori casa.

Vittoria esterna cercasi

Premessa d’obbligo: il tecnico Emanuele Troise è esente da questo “approfondimento”, in quanto quella del “D’Ippolito” era la prima trasferta da allenatore dei metelliani. Detto questo, non si può nascondere che il rendimento stagionale della Cavese fin qui non sia condizionato dall’andamento lontano dal “Lamberti”, almeno da un punto di vista statistico.

Infatti, la compagine metelliana ha ottenuto solo due vittorie in campo esterno ed ha perso punti contro compagini sulla carta inferiori, eccezion fatta per il derby contro la Gelbison ed il recente pari a Lamezia.

Eppure, sotto la cura di Ferazzoli, il rendimento in trasferta della Cavese era partito alla grande con i 6 punti di fila ottenuti contro Trapani e Sancataldese. La situazione è iniziata a precipitare dopo il primo ko, arrivato in rimonta, contro il Troina: da quel momento, appena 3 punti in 5 partite per un totale di 9 punti conquistati su 7 trasferte disputate.

Un dato impietoso se messo in confronto con i 19 punti su 21 ottenuti al “Lamberti”: l’unico neo tra le mura amiche è stato il pari-beffa contro il Giarre (1-1) con il pareggio di Marchetti arrivato al 91′. Il “mal di trasferta” per la Cavese è curare al più presto ma la prima prestazione in esterna della squadra ora guidata da Troise è stata incoraggiante.

Ma il campo dà buone risposte

La partita del “D’Ippolito” – aldilà del risultato – ha dato buone risposte per Emanuele Troise. La Cavese ha disputato una prova gagliarda contro uno degli avversari – al pari degli aquilotti – candidati alla promozione in C, concedendo praticamente nulla per 95 minuti.

Anzi, a recriminare sono proprio gli aquilotti, che si mangiano le mani per le diverse occasioni costruite nel primo tempo e non sfruttate. Se per Diaz c’è stato un peccato di freddezza davanti a Lai, l’estremo difensore lametino è stato però determinante su Kosovan ed Allegretti. Nella ripresa, solo una fiammata di Kone ha messo in bilico il risultato ma non è stato fortunato sul tiro in diagonale, terminato di poco a lato.

Per la fase difensiva, Anatrella è stato praticamente inoperoso per tutta la partita (solo un salvataggio su situazione di calcio d’angolo) e la linea a 4 guidata da capitan Altobello ha annullato i tentativi offensivi dell’esperto attacco calabrese. Un segnale incoraggiante per mister Troise che incassa il secondo clean sheet consecutivo da quando siede sulla panchina della Cavese.

Il pareggio ha permesso ai blufoncé di fare un passettino in classifica ma il tecnico ed i tifosi sono rimasti soddisfatti dalla prova offerta dalla squadra, apparsa una lontana parente da quella vista fino ad una settimana fa sul piano del gioco.

Fino alla sosta c’è una fitta serie di impegni da prendere con le pinze: mercoledì arriva il disastrato FC Messina, mentre domenica trasferta insidiosa a Paternò, compagine che ha agganciato la Cavese in classifica a quota 28. Due partite da non sbagliare: gli aquilotti vogliono risalire la china e riprendere la Gelbison.