Vincenzo Maiuri si appresta a tornare sulla panchina della Cavese e si appresta ad affrontare la Ternana: “Pronto a buttarmi nel fuoco, non abbiamo bisogno di favori”
Mister Vincenzo Maiuri si appresta a sedersi nuovamente sulla panchina della Cavese per la seconda volta in pochi mesi. Dopo aver sostituito Sasà Campilongo, subito una dura prova nel recupero contro la Ternana, una delle ultime chiamate per tenere viva la speranza di raggiungere gli spareggi playout.
Queste le parole del tecnico alla vigilia del match contro gli umbri: “Perché ho deciso di tornare a Cava? Ci siamo incontrati il giorno di Pasqua con il presidente, se lui voleva che gli ‘restituissi’ il contratto, ero disponibile ma in realtà l’ho visto ancora speranzoso nel raggiungimento dell’obiettivo stagionale che è la salvezza. Per me lì è cambiato tutto e ho dato la mia disponibilità per cercare di fare il massimo e tentare di raggiungere la salvezza. Non sono qui per difendere il mio contratto, sono tornato ma con la consapevolezza che sarà difficile cercare di raggiungere gli spareggi. Ma se c’è un barlume di speranza, ce la giochiamo fino alla morte. La tifoseria merita un segnale da parte nostra: sono qui con l’intento di voler salvare la Cavese. Noi dobbiamo puntare sempre al massimo risultato e voglio vedere grande orgoglio nei calciatori, l’amore per la maglia e dignità per difendere la propria posizione personale”.
Ancora sul suo ritorno a Cava: “Io sono pronto a gettarmi anche nel fuoco per questa causa. Non sono un leccac…, non ho mai fatto una roba del genere nella mia vita. Dobbiamo fare qualcosa anche per questa piazza che si ritrova lì sotto. Ho detto ai calciatori di tirare fuori la dignità, l’orgoglio e andare a lottare. Quello deve essere l’atteggiamento che potrebbe portarci a qualcosa di buono. Ma non dipenderà solo da noi”.
Maiuri poi prosegue: “Come ho ritrovato la squadra? Sinceramente me l’aspettavo peggio, non per il lavoro fatto precedentemente, anche perché sono successe delle cose che andavano a minare la tranquillità di un gruppo, tra Covid ed altre situazioni. Invece ho trovato una squadra che in questi due giorni si è prodigata bene, ha dimostrato di avere voglia di fare qualcosa di importante. Li ho visti innanzitutto molto uniti, frutto di un lavoro fatto da chi ha lavorato prima di me. I segnali che ho avuto sono stati buoni, quei segnali che permettono di andarcela a giocare in queste ultime partite, già a partire da domani”.
Sulla Ternana: “Affrontiamo la squadra che ha vinto questo campionato. Non mi aspetto dei ‘favori’ e ne tantomeno voglio vedere calciatori che vanno vicino ad altri perché non abbiamo bisogno di questo. Noi vogliamo andarci a giocare le partite onestamente, al limite delle nostre capacità. Sono sicuro che domani faremo una partita gagliarda. Se leggo i numeri della Ternana, mi viene da starmi a casa e non andare a giocare domani. Ma non sarà così, hanno ampiamente meritato la vittoria del campionato e sono stati un gruppo che ha saputo ottenere i risultati attraverso le prestazioni. A noi però di questo non deve interessarci, perché loro sono felici ma noi siamo incazzati neri“.
Su come schierare la squadra domani: “Abbiamo avuto pochissimo tempo per valutare la squadra. Ma contano poco i moduli e gli schemi ora, conta l’audacia, il carattere e la voglia di voler raggiungere un risultato, un obiettivo che darebbe una felicità incredibile all’ambiente. Dobbiamo dare dei segnali importanti alla squadra e non metterli in difficoltà su alcune certezze di gioco. Continueremo sul solco precedente per adesso, anche perché avremo due partite ravvicinate e c’è poco tempo”.
Sul miracolo salvezza, Maiuri parla chiaro: “Pensate se riusciamo a fare un raggiungimento di una salvezza, step by step, anche attraverso uno spareggio, sarebbe come fare 10 vittorie consecutive. Tutti quanti devono mettere un’impronta su questa impresa che vogliamo fare. Un eventuale rinnovo in caso di salvezza? Il mio futuro è partita contro la Ternana“.