Periodo delicatissimo per la stagione della Cavese. Il direttore sportivo Francesco Lamazza in conferenza: “Nessuno ha mollato. Il Presidente ci ha caricato”
Sei sconfitte consecutive ed un ultimo posto in classifica che sembra una condanna annunciata ad otto partite dal termine. Ma Francesco Lamazza, ds della Cavese, non intende mollare di un centimetro: anzi, rilancia il guanto di sfida.
Queste le parole del direttore aquilotto in conferenza stampa: “Vorrei dire alla tifoseria che noi non molliamo, può essere una frase fatta ma non è così. Possiamo dare l’impressione all’ambiente ed ai tifosi che noi abbiamo mollato ma sono qui per intervenire e rispondere, anche per dare delle certezze. Noi fino all’ultima giornata ed all’ultimo minuto non molliamo“.
“La nostra situazione? Potremmo stare qui a parlare per ore ma non è questo il problema, non devono esserci degli alibi“ – spiega il ds Lamazza. “Tutti sanno quello che ci è successo, ma questo deve darci ancora più forza per raggiungere il nostro obiettivo. Quando sono tornato a Cava, dissi fin da subito che l’obiettivo era quello di salvarsi senza passare dai playout. Ma tutti gli avvenimenti che ci hanno coinvolti, ci portano a lottare per salvarsi attraverso gli spareggi“.
Sui singoli e lo spogliatoio, Lamazza: “Qualcuno si è arreso o mollato inconsciamente? Non lo penso nella maniera più assoluta anche perché io in primis ed anche il mister avremmo messo da parte i giocatori. Noi ci crediamo su tutti. Non nascondo che ieri, dopo la sconfitta contro il Catanzaro, qualcuno ha anche pianto dal nervoso, questo vuol dire che la squadra è ancora viva. Magari non può riesce a dimostrare quello che vuole dare veramente ma non siamo morti per certo. Lo spogliatoio è stato più volte sollecitato e vi garantisco che è vivo. Stiamo recuperando degli elementi post-Covid e ci sono alcuni che vogliono giocare a tutti i costi perché ci credono nella salvezza. Rosa al completo? Penso a breve, vedo lavorare quasi tutti, compreso De Vito che è fermo da tempo. Tutti vogliono metterci la faccia“.
Sulla campagna acquisti di gennaio: “Sono contento di chi è arrivato e chi è rimasto. In quella condizione di classifica non era facile accettare, lì risponde prima l’uomo e poi il calciatore. Chi ha accettato questa sfida sono veramente convinto e contento. Non sono deluso dagli acquisti che ho fatto. Quelli che ho scelto hanno la mia stessa mentalità quella di lottare fino all’ultima giornata per l’obiettivo. Questa formazione, al completo, all’80% non deve temere nessuno. Io sul banco degli imputati? Lo sono sempre, ovunque sono andato ci ho messo il cuore, la determinazione e la faccia“.
Poi ancora Lamazza sulle partite: “Noi siamo partiti con un filotto di risultati utili, poi c’è stata la sconfitta di Viterbo dove avevamo fatto una buona prova. Con la Juve Stabia anche ci sono state cose positive, nessuno ha passeggiato quando ha affrontato la Cavese. Contro il Foggia eravamo rimaneggiati per via del Covid ma comunque abbiamo fatto la nostra prestazione. In questo momento tutto ci dice storto, ma ne verremo fuori. Si è spenta la luce? Assolutamente no. In diverse partite meritavamo qualcosa di diverso, poi il calcio è fatto di episodi. A Monopoli non si può contare perché 5 calciatori hanno lasciato il ritiro perché positivi al Covid e poi sono seguiti gli altri casi, me compreso. Contro il Foggia volevamo giocare il jolly ma non ci è stato concesso e siamo andati a giocarcela a viso a aperto. Ora abbiamo 8 partite che sono tutte finali“.
Infine, sul patron Santoriello: “Voglio spendere parole positive. Dal mio avvento non si è mai risparmiato in niente. Quando leggo di una contestazione verso il presidente, dico che mi fa male. Durante il calciomercato non ha lesinato niente, dopo il Covid ci ha permesso di andare in ritiro. Oggi invece era a Pregiato ed ha fatto un discorso bello ed importante, ha fatto sentire la sua vicinanza alla squadra. I conti si fanno alla fine ma contestarlo in questo momento è come toccare la squadra“.
Sul discorso di stamane, Lamazza svela: “Il presidente ha dato ulteriore tranquillità alla squadra perché è il primo a crederci, su ognuno di noi, partendo dal magazziniere fino a De Rosa che è il più anziano in squadra. Ha caricato l’ambiente, ci starà vicino anche anche nel ritiro pre-gara perché dobbiamo essere ulteriormente compatti per questa salvezza. L’obiettivo è quello e dobbiamo perseguirlo fino all’ultimo secondo“.