La seconda avventura di Sasà Campilongo sulla panchina della Cavese giunge al capolinea: il contratto non sarà rinnovato, nonostante le parole d’amore
Dalle parole d’amore all’addio silenzioso. Alla mezzanotte odierna, Sasà Campilongo non sarà più l’allenatore della Cavese.
Il tecnico napoletano – subentrato alla quinta giornata a Francesco Moriero – ha rialzato la squadra da un avvio difficile e conquistato la salvezza, anche grazie allo stop anticipato ai campionati. Ma i rapporti con la dirigenza si sono raffreddati e dopo le dichiarazioni d’amore dello scorso aprile (“Io firmerei anche in bianco per questi colori”, ndr) non c’è stato più alcun contatto per parlare di rinnovo contrattuale.
Pertanto, l’accordo siglato lo scorso settembre scadrà ufficialmente oggi ed il tecnico sarà libero di ritrovare un’altra società pronto ad accoglierlo al timone. 36 punti conquistati in 26 partite non sono stati sufficienti per conquistare una riconferma da parte del presidente Massimiliano Santoriello, il quale a sua volta sembra intenzionato a guardare ad altri lidi, in particolare quello chiamato Giacomo Modica (che lascerà la Vibonese).
La seconda avventura di Sasà Campilongo a Cava de’ Tirreni e sulla panchina della Cavese è durata meno della prima, nonostante la tifoseria abbia espresso il suo consenso a favore di una riconferma del trainer che nel 2006 conquistò una Supercoppa di C2 e la promozione in C1, sfiorando anche la Serie B l’anno successivo.
Nonostante lo scetticismo iniziale dello zoccolo duro dei tifosi, Campilongo ha saputo riguadagnarsi la fiducia del pubblico, specie dopo il 3-0 contro la capolista Reggina di gennaio. Il sogno di ritornare a guidare la Cavese calcando il terreno del “Lamberti” (quest’anno i metelliani sono stati esiliati al “Menti” di Castellammare) non si realizzerà per il tecnico napoletano: oggi si consumerà l’addio silenzioso per la seconda volta.